Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)

Alpini, vietati vetro e lattine vendite anche fuori dai negozi

Confermato il patto anti-speculazio­ne. Fermi pure i cosiddetti trabiccoli

- F. M.

VICENZA No alle bottiglie di vetro e ai trabiccoli, sì all’installazi­one di spillatric­i di bevande nei plateatici, anche a chi non ha già in concession­e un’area esterna al locale. L’adunata nazionale degli alpini vista dal combinato di commercio e ordine pubblico è anche questo.

Sullo sfondo delle novità illustrate ieri l’accordo anti-speculazio­ni di una settimana fa tra Adunata alpini Srl, che fa capo all’Ana nazionale, e Confcommer­cio su ristorazio­ne, consumi accessori e bevande.

Tra quest’ultime figura il prezzo «politico» di un bicchiere di vino 10 di centilitri a 1,5 euro. Un costo che forse giustifich­erebbe gli 800 Wc temporanei in varie parti della città ma ha sollevato polemiche nell’ottica di alimentare un consumo sproposita­to di alcol. Polemiche e cliché che associano vino e alpini sono state rispedite al mittente. Anche ieri. A chiedere all’assessore ai Grandi eventi Leone Zilio se la giunta è preoccupat­a di un consumo di alcol abnorme, l’assessore pesca a piene mani nella diplomazia. «Sotto il profilo dell’ordine pubblico non siamo preoccupat­i – risponde Zilio – più di qualsiasi altra giunta di una città che ospita un evento che richiama migliaia di persone, non solo alpini». Mentre da Confcommer­cio, che già per voce del presidente Nicola Piccolo aveva abortito qualsiasi cliché, fanno sapere che «le polemiche ci sarebbero state comunque con bicchieri di vino a 4 o 5 o 6 euro» da un lato, e dall’altro osservano che «gli storici delle ultime adunate registrano in proporzion­e un consumo più elevato di birra che di vino». Nel frattempo si apprende che «fermo restando che non ci sarà nessuna liberalizz­azione dei plateatici, anche i negozi di alimentari potranno vendere all’esterno dell’attività prodotti confeziona­ti». Nei tre giorni del raduno (10-12 maggio), si diceva, non si potranno utilizzare contenitor­i di vetro se non all’interno di bar e ristoranti, con responsabi­lità imputabile all’esercente se avvenisse l’opposto. Si tratta di un divieto che mutua, per dire, quello in vigore durante San Silvestro o altre iniziative pubbliche. Direttamen­te dalla sede nazionale dell’Ana di Milano, non da oggi in realtà, fanno sapere che non sono né appoggiati, né incoraggia­ti né graditi i cosiddetti trabiccoli, che soprattutt­o negli anni passati hanno rappresent­ato l’elemento carnevales­co (e pericoloso) dell’adunata. Elemento, per inciso, dal quale l’Ana vuole allontanar­si il più possibile. I trabiccoli non sono altro che Apecar o simili, o piccoli mezzi meccanizza­ti agricoli, o altri mezzi a motori fantasiosa­mente modificati, spesso sormontant­i da un cappello d’alpino di cartapesta, grondanti di tricolori, alle volte con enormi damigiane sul retro, volutament­e rumorosi, che di frequente trasportan­o un numero superiore di persone rispetto a quanto sia tecnicamen­te concepibil­e. Da qui la loro pericolosi­tà. Qualche incidente, nel corso degli anni, c’è stato e pure grave.

Bagni pubblici Durante i tre giorni dell’aduna ta (dal 10 al 12 maggio) in centro saranno installati 800 wc

 ?? ?? Stoppati Niente trabiccoli all’adunata nazionale di maggio (foto archivio)
Stoppati Niente trabiccoli all’adunata nazionale di maggio (foto archivio)

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy