Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)

«Ha bruciato la casa» e minaccia il vicino

- R. L.

Una Beretta e 135 proiettili erano in casa del vicentino che lunedì pomeriggio ha minacciato di farsi giustizia da solo. L’uomo lo ha detto agli agenti che hanno risposto alla linea del 113: se loro non avessero arrestato subito il vicino di casa responsabi­le, a suo parere, dell’incendio di un appartamen­to del loro condominio di viale San Lazzaro avvenuto domenica notte, allora ci avrebbe pensato lui a risolvere la questione con la sua pistola. E lui un’arma legalmente detenuta, insieme a oltre un centinaio di colpi, ce l’aveva a disposizio­ne. La chiamata alla linea d’emergenza della polizia è stata ricevuta attorno alle 14,50. Poco dopo le volanti sono arrivate di fronte al palazzo, hanno raggiunto l’uomo e lo hanno denunciato per minacce aggravate. La pistola e i proiettili sono stati subito sottoposti a sequestro.

Nel frattempo sulle cause dell’incendio di domenica notte sono ancora in corso gli accertamen­ti da parte dei tecnici dei vigili del fuoco. Non è chiaro se si tratti o meno di un rogo dall’origine dolosa. Da quanto è emerso le fiamme sono partite da un piccolo appartamen­to al piano terra, dove in quel momento non c’era alcuna persona presente. Ad accorgersi dell’incendio una famiglia che abita nello stabile, mamma, papà e due bambini, che sono stati svegliati dall’odore di fumo. Sono usciti di casa e hanno avvertito tutti i vicini. Un totale di 10 famiglie. Per un uomo, però, è stato necessario l’aiuto dei vigili del fuoco, che lo hanno fatto uscire di casa da una finestra: i pompieri hanno segato la grata in ferro e lo hanno portato in salvo con l’autoscala. Per lui non è stato infatti possibile uscire dalla porta d’ingresso, perché il vano scale era già stato invaso dal fumo. I pompieri sono arrivati da Vicenza e dal distaccame­nto di Arzignano con due autopompe, un’autobotte, un’autoscala, altri due mezzi e 14 operatori coadiuvati dal capo servizio. Nel giro di poco tempo sono riusciti a circoscriv­ere le fiamme nell’appartamen­to al piano terra, da dove era partito il rogo. Il quale è stato subito dichiarato inagibile, insieme anche a quelli corrispond­enti al primo e al secondo piano. Uno degli inquilini è ospitato in albergo dal Comune. Per il resto i condomini, dopo i controlli di salubrità dei locali, sono riusciti a rientrare nelle proprie case la mattina stessa.

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