Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)
Maltempo, vento e aria gelida Quarta grandinata del 2024
Temperaturesceseanchedi 12 gradi in pochi minuti. Sitemeper le colture
Pioggia, vento, grandine e temperature in picchiata. Questa primavera, come da previsione, ha mostrato per l’ennesima volta tutta la sua follia. Basti pensare che, da gennaio ad oggi sono già quattro le grandinate viste sul territorio bassanese. Episodi che un tempo si registravano solo in piena estate.
Ieri la perturbazione è arrivata in città pochi minuti prima delle 14.30 dopo che un forte vento e nubi nere in arrivo dalle montagna hanno preannunciato l’avvento della pioggia. Pochi minuti, una decina, ma che ancora una volta hanno tenuto i bassanesi con il fiato sospeso: la grandine per l’ennesima volta si è fatta vedere ma in questo caso con chicchi di piccole e medie dimensioni mescolati ad una buona dose di pioggia. Fortunatamente non si sono registrati danni o disagi ma sono stati in molti, all’arrivo del temporale, a cercare un posto in cui mettere al sicuro la propria auto. Sulle colline della pedemontana marosticense sono stati attivati i cannoni antigrandine, a protezione delle coltivazioni che non hanno impedito al ghiaccio di cadere comunque seppur in modo non pericoloso. Grandinate anche sull’Altopiano di Asiago.
Osservate speciali, in queste settimane, sono soprattutto le ciliegie: le specie precoci hanno già ultimato da qualche tempo la fioritura e i primi frutti hanno iniziato a comparire sui rami. Precipitazioni violente o grandinate di grosse dimensioni potrebbero mettere a repentaglio un raccolto che, con il clima estivo dei giorni scorsi, era destinato ad anticipare la stagione del frutto Igp di almeno una settimana. A far specie, in queste ore, anche per la salute delle stesse colture agricole (che nel caso di nuove gelate potrebbero subire danni irreparabili), è il netto crollo termico che la perturbazione ha portato con sé: rispetto alle 24 ore precedenti, quando c’erano temperature vicine ai 25 gradi, le colonnine di mercurio sono scese di 10 -12 gradi, trasformando il clima da piena estate ad un fresco inizio di primavera. Un calo, quello termico, che permarrà anche nelle prossime ore quando in alcune zone il termometro potrebbe scendere fino ai 3 -6 gradi nelle sue minime.
D’altronde a Cima Grappa è tornata a vedersi di nuovo la neve: una leggera spolverata ha imbiancato la zona del Sacrario nel pomeriggio di ieri e non è escluso che tra oggi e domani possano verificarsi nuove precipitazioni nevose oltre i 1.200 metri, seppur con accumuli di lieve entità.
Insomma ancora una volta il meteo ha dimostrato che, come dice un vecchio adagio, «non si sono più le stagioni di una volta». E lo sanno bene gli abitanti di Rosà, Tezze e dei territori che negli ultimi anni sono stati colpiti da grandinate record. Episodi che un tempo erano definiti eccezionali e che oggi, sempre più, sembrano essere all’ordine del giorno.