Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)
Alpini, indotto da 140 milioni Piccolo: «Occasione da sfruttare»
Attese 400 mila persone nei giorni dell’adunata. Scuole chiuse per due giorni Favero (Ana): «Incomprensibile chi vede la parola pace in contrasto con noi»
Ci sono sicuramente i valori, imprescindibili per chiunque indossi (o ricordi) la «penna nera». Ma c’è anche l’indotto, quello che un’adunata nazionale degli alpini mediamente muove sul territorio ospitante. Una cifra che si aggira sui 140 milioni di euro secondo il dato 2022 (in attesa che il 7 maggio l’Università di Udine presenti i dati dell’adunata dello scorso anno) che a conti fatti potrebbe valere anche per il 2024. «Un’occasione che dovrà essere sfruttata — ha detto Nicola Piccolo, presidente Confcommercio —, per far ritornare a Vicenza qualche migliaia dei 400 mila attesi dal 10 al 12 maggio prossimi».
Di questo e dei tanti altri aspetti che ruotano attorno alla 95esima adunata dell’Associazione nazionale alpini (Ana) che si svolgerà nella città del Palladio, si è parlato ieri mattina nel «Quartier generale» di palazzo Folco a Vicenza, dove si è svolta la presentazione ufficiale della manifestazione. Il titolo: «Il sogno di pace degli alpini» è stato criticato da più parti. « Incomprensibile la polemica di coloro che hanno voluto vedere in questa frase un netto ma inesistente contrasto tra la parola pace e quello che di fatto è un corpo militare» hanno detto unanimemente il presidente nazionale dell’Ana, Sebastiano Favero, quello dell’adunata Maurizio Pinamonti e il presidente della sezione di Vicenza, Lino Marchiori. L’argomento è stato rigettato anche dal comandante delle Truppe Alpine, generale di corpo d’armata Ignazio Gamba,
che ha ricordato le missioni di pace nelle quali sono impegnati i militari italiani e ha annunciato che il 12 maggio sfileranno due reggimenti: lo storico 7° di stanza a Belluno e il 2° Genio Guastatori.
Contrariamente alla vicina Padova, dove la giunta di centro sinistra si è allarmata per la prossima collocazione di una statua di un alpino con il fucile, l’amministrazione vicentina, di medesimo colore, viaggia sulle ali dell’entusiasmo della gioiosa macchina organizzatrice, che vede all’opera migliaia di volontari, oltre agli uomini di tutte le istituzioni, a partire dal sindaco Giacomo Possamai e dal presidente della Provincia Andrea Nardin, seduti al tavolo dei relatori (Nardin con tanto di cappello alpino), assieme all’assessore regionale alla sanità, la vicentina Manuela Lanzarin. L’onda verde dovrà trovare preparata una città che si appresta ad ospitare il quadruplo dei propri abitanti e che per agevolare l’enorme massa di persone in arrivo ha previsto la chiusura di strade, aree di sosta e perfino (su richiesta prefettizia) asili e scuole di ogni ordine e grado. Inoltre sono stati reperiti in fiera alcuni locali dove ospitare il Centro coordinamento servizi (Ccs) e il Coc del Comune, che veglieranno sulle possibili situazioni di criticità legate in particolar modo alla sicurezza, senza escludere l’arrivo di reparti speciali, vista la probabile presenza di alte cariche dello Stato.