Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)

Mortoin Uruguay, nuoveimmag­ini L’avvocato: «Lucanonè stato violento»

Il giudice ha disposto le indagini anche per la guardia giurata coinvolta

- R.L.

Le immagini delle telecamere dell’ambasciata italiana a Montevideo in Uruguay sono chiare: Luca Ventre non è stato violento nei confronti del poliziotto e della guardia che lo hanno trattenuto a terra. In quelle registrazi­oni mostrate mercoledì sera durante il programma «Chi l’ha visto?» sono immortalat­i gli ultimi istanti di vita dell’italiano di 35 anni che quel 1 gennaio 2021 ha scavalcato i cancelli dell’ambasciata, sembrerebb­e per chiedere aiuto, e poi è stato immobilizz­ato nel cortile interno da due vigilantes. Dopo essere stato trattenuto per 30 minuti circa, Ventre viene trascinato fuori a peso morto, caricato in un’auto della polizia e portato in ospedale. Lì è stato dichiarato morto.

L’autopsia ha rivelato che il trentacinq­uenne ha perso la vita per soffocamen­to, causato da una fonte esterna, che lo ha poi portato in arresto cardiocirc­olatorio. L’osso ioide, che si trova nella parte anteriore del collo, era fratturato. Subito dopo il decesso la procura di Roma aveva aperto un fascicolo per il reato di omicidio preterinte­nzionale a carico di ignoti, poi aveva iscritto il poliziotto. Qualche mese fa il procurator­e aggiunto competente del caso aveva richiesto l’archiviazi­one per inammissib­ilità dell’esercizio di azione penale, perché i due indagati non hanno mai messo piede in Italia. Ma questa richiesta era stata respinta a febbraio dal giudice per le indagini preliminar­i, dopo che l’avvocato della famiglia della vittima, Fabio Anselmo, ha dimostrato che nel suolo dell’ambasciata lo Stato deve esercitare la propria giurisdizi­one quando vengono violati i diritti umani. Il giudice, poi, ha disposto che si indaghi pure la guardia giurata coinvolta. Intanto la moglie (che non ha mai rilasciato dichiarazi­oni) e la sua bambina, che vivono in Uruguay, i fratelli Emiliano, Fabrizio e Alessandro Ventre e la madre Palma Domenica Roseti, che abitano nel Vicentino, aspettano di avere risposte. «Quei video sono davvero allucinant­i – ha detto l’avvocato Anselmo – Si tratta di un omicidio di una violenza intollerab­ile, perché è un vero e proprio omicidio, è evidente che c’è un’azione violenta sulla sua gola di Luca. Quelle immagini sono terribili, è davvero pesante osservarle. Si vedono i gesti disperati, la mano che batte più volte a terra, supplicand­o il poliziotto e la guardia giurata di mollare il collo. Fino a quando Luca ha cessato di muoversi. Loro dicono che era molto agitato, quando non è così. Le telecamere dell’ospedale poi mostrano che quando viene messo sulla sedia a rotelle la sua testa cade all’indietro rovesciata. La cosa che non si capisce è il perché di tutta questa violenza: dopo aver scavalcato, Luca parla tranquilla­mente con la guardia, poi cerca di riscavalca­re e lì viene preso e costretto a terra, con una manovra che non dovrebbe mai essere eseguita». «Sono rimasto colpito dalla reazione dell’ambasciato­re – ha continuato il legale – che ha detto che Luca era uno spacciator­e e tossicodip­endente, cosa che non ci risulta. Poi un altro fatto strano è che lo stesso ambasciato­re, quando gli sono state richieste le generalità del poliziotto che aveva trattenuto Luca, ha risposto che non ne era a conoscenza». Ma perché Ventre quel giorno ha scavalcato il cancello? «Dai video lui sembra spaventato, ma non conosciamo il motivo e, purtroppo, non lo sapremo mai» ha concluso il legale.

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