Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)
Cappelletti: «Torno da ex a testa alta»
Il difensore domani al Menti con il Trento: «Lotteremo contro questo Vicenza che si giocherà la B»
Non sarà una partita come le altre domani al Menti per Daniel Cappelletti, difensore del Trento, dal 2019 al 2023 in maglia biancorossa: una promozione in B e una Coppa Italia di Lega Pro conquistate.
Cappelletti, come si sente da ex?
«C’è un po’ di amarezza per come si è chiusa. Io sarei rimasto più che volentieri però non c’erano le condizioni e quindi, soprattutto per me stesso, ho scelto di intraprendere una nuova avventura (Brindisi, ndr) ma forse non si è rivelata giusta, sono stati cinque mesi difficili. A Vicenza però ero in scadenza e l’estate scorsa mi era stato detto da subito che non sarei partito tra i titolari e mi sarei dovuto trovare un’altra sistemazione».
Il ritorno al Menti quindi come sarà?
«Grande emozione: è stata casa mia per 4 anni, tutti sanno quanto ho dato al Vicenza e quanto mi sentissi addosso quella maglia».
Dopo Brindisi da febbraio al Trento...
«Grazie al cielo adesso è tutta un’altra storia e posso cominciare a pensare che la scelta che ho fatto sia stata giusta. A Trento le cose stanno andando bene».
Lì ha ritrovato Baldini, tecnico già del Vicenza...
«Ci siamo ritrovati quasi per caso, io ero arrivato da una settimana e poi casualmente la società a febbraio ha deciso di puntare su di lui, una scelta azzeccata. Per entrambi questa esperienza sta andando meglio dell’anno scorso a Vicenza (Baldini esonerato, ndr) ».
Vicenza 14 risultati utili consecutivi, il Trento però
ha la serie a quota 9...
«Abbiamo dato una bella svolta alla stagione, dal rischio play- out a dentro i playoff, obiettivo che però dobbiamo ancora centrare».
Al Menti arriva un Trento carico...
«Ci siamo meritati il fatto di giocarci questa partita, in una delle cornici di pubblico tra le più belle della C, a viso aperto, senza troppe pressioni. Sono convinto che faremo una buona partita».
Di fronte il Vicenza di Vecchi al terzo posto...
«Anche loro sono in un ottimo momento e Vecchi ha fatto un lavoro eccezionale. Io l’ho avuto al Sudtirol, a Vicenza è stato bravissimo ed intelligente ad entrare in una squadra già fatta ma in difficoltà, senza stravolgere troppe cose, cercando di adattare le sue idee a quello che c’era, mettendo i giocatori forti, che a Vicenza ci sono, in grado di poter rendere al meglio».
Vicenza-Trento quindi che partita sarà?
«Una gran bella partita.
Noi stiamo bene e potremo giocare a viso aperto, abbiamo raggiunto una buona consapevolezza sulle nostre capacità e davanti avremo un avversario di altissimo livello che sta altrettanto bene e si sta giocando il terzo posto».
Ma di Vicenza che ricordi restano?
«A Vicenza ho vissuto un po’ i due lati della medaglia. I primi due anni molto belli, promozione e salvezza in B, tra l’altro nemmeno festeggiati causa Covid, mentre quelli brutti (retrocessione, ndr) li abbiamo vissuti in pieno. Ma Vicenza merita palcoscenici diversi dalla C sia per il contesto esterno e per i tifosi che per la gestione e per la società. Dispiace che abbiano dovuto passare momenti difficili e travagliati ma quest’anno è la dimostrazione che bisogna sempre avere fiducia e che le cose possono cambiare. Vicenza ha una cornice di tifosi come poche altre e questa passione è una parte fondamentale».
L’analisi sui biancorossi Vecchi fa un gran lavoro, l’ambiente ha ritrovato fiducia e il pubblico è la vera spinta in più