Corriere dell Umbria

Il Grifo blinda i play off, Fere beffate

Di Carmine e Gustafson firmano la prima vittoria al Cabassi: 1-2 Play off blindati (+7 sulla nona) e corsa per la A sempre aperta

- di Nicola Uras

▶ CARPI - Il Grifo non molla, vince per la prima volta nella storia a Carpi (1-2), e conferma che per il finale di stagione sarà una brutta bestia per tutti. Chi vuole andare in A - direttamen­te o tramite i play off - dovrà fare i conti con questo Perugia che, tornato al 3-5-1-1, ha ritrovato equilibri e certezze che avevano segnato la grande rimonta. Un successo all’insegna dei due Samuel: Di Carmine firma il vantaggio, diciottesi­mo gol della sua incredibil­e stagione, Gustafson invece il raddoppio, prima gioia personale da quando è in Umbria. Tre punti pesanti perché spezzano il recente tabù dalle parti del “Cabassi” e rilanciano le ambizioni biancoross­e. Certo, l’uno-due nel finale del Frosinone regala un po’ di amaro, ma è una giornata nel complesso ottima perché il turno infrasetti­manale permette al Perugia di salire di una posizione, la quinta, superando il Bari, guadagnand­o su Palermo e Cittadella e, probabilme­nte, eliminando dalla lotta play off proprio il Carpi (battuto anche all’andata). Senza dimenticar­e che la nona in classifica, il Foggia, è lontana sette lunghezze quando mancano sei giornate, 18 punti in palio, alla fine. A Carpi il Perugia ci ha messo tutto: cattiveria, entusiasmo, qualità, cinismo. E un bravo va a Breda che - nonostante le assenze - ha avuto il merito di tornare indietro su alcune scelte, proponendo uno dei migliori Perugia della sua gestione af- fidandosi a tanti piedi buoni nella linea a cinque di centrocamp­o.

LE SCELTE E LA TATTICA Calabro varà un Carpi ancora più abbottonat­o del consueto inserendo il polivalent­e Sabbione alle spalle di Melchiorri in un 3-5-1-1 speculare a quello del Perugia. Breda infatti torna al sistema tattico della grande rimonta dandogli però un’interpreta­zione più offensiva perché sulla corsia destra torna Mustacchio, su quella sinistra Terrani più Buonaiuto che fa la mezzala. In difesa viene rispolvera­to, dopo due mesi e mezzo, Belmonte mentre in attacco c’è Cerri più Di Carmine con Diamanti in panchina. DC10 C’È Il Perugia non si fa sorprender­e dal Carpi tutto agonismo, lanci lunghe e ripartenze. Breda trova un giusto mix tra l’esigenza di equilibrio e la volontà di essere pericolosi. Rispetto a sabato pomeriggio c’è molta più qualità grazie agli esterni più offensivi e nonostante il tentativo da parte del Carpi di dare l’impronta al match, il primo quarto d’ora è targato Perugia. Perché un tiro-cross di Mustacchio fa gridare al gol (9’) e Cerri si cimenta in una rovesciata senza fortuna (10’). L’episodio clou al 15’: calcio di punizione, schema a liberare Buonaiuto al tiro dal limite, sulla traiettori­a - in piena area - c’è Di Carmine, stop e girata letale (0-1). La reazione emiliana è immediata: prima un rimpallo pazzo quasi permette a Sabbione di battere a porta vuota (21’), poi una punizione di Jelenic si infrange sul palo (37’).

E PURE IL VICHINGO Il più pericoloso del Carpi è Melchiorri. Il bomber, sceso dalla Serie A dopo una serie di infortuni, niente c’entra con la B. E si vede quando semina mezzo Perugia sulla destra, entra in area e spara un destro che scuote l’esterno rete (55’). Il gol però lo segna il Perugia, fa tutto Gustafson: lo svedese ruba palla e avvia la ripartenza, Buonaiuto orchestra la transizion­e e poi restituisc­e la palla al vichingo di proprietà del Torino il cui destro a giro appena entrato in area, preciso e potente, va-

le il prezzo del biglietto (0-2, 59’). Partita chiusa con Breda che applica il turn over con la precisione del farmacista risparmian­do, in vista del derby di domenica con la Ternana, un altro cartellino a Bianco - grande ex del “Cabassi” - e minuti preziosi a Del Prete (al loro posto Co- lombatto e Dellafiore). Il Carpi fatica a riorganizz­arsi ed il Grifo a sfiorare il tris con Di Carmine, spaccata che fa gridare al gol (68’), e con Terrani in contropied­e (72’). Proprio quando la partita sembra chiusa il Carpi incendia il “Cabassi”: prima Concas, svettando su Bel- monte, segna di testa (87’), poi proteste per il contatto tra Mustacchio e Garritano (90’). Colombatto prende un cartellino giallo che lo costringer­à a saltare il derby - che si annuncia più complicato che mai - ed è l’ultima emozione dell’impresa biancoross­a.

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