Corriere dell Umbria

Perugia rimborserà le visite mediche fuori città

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▶ PERUGIA

C’è il primo sì del Comune di Perugia per rimborsare i pazienti costretti alle visite fuori dal capoluogo per via delle lunghe liste d’attesa del servizio sanitario regionale. E’ successo con la discussion­e, ieri mattina, in IV commission­e consiliare di un ordine del giorno del consiglier­e comunale Carmine Camicia che è stato approvato con 3 voti a favore, 2 contrari e 2 astensioni.

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È arrivato il primo sì del Comune per rimborsare i pazienti costretti alle visite fuori Perugia per via delle lunghe liste d’attesa. E’ successo con la discussion­e, ieri mattina, in IV commission­e consiliare di un ordine del giorno del consiglier­e comunale Carmine Camicia che è stato approvato. "È emerso ancora una volta - ha dichiarato Camicia (gruppo Gal) - come le liste di attesa per una visita siano troppo lunghe. E tutto questo è inammissib­ile. Proprio per questo motivo l'ordine del giorno approvato prevede un rimborso spesa ai pazienti che sono costretti, vista la lungaggine dei tempi, ad effettuare visite specialist­iche o esami strumental­i in città diverse da Perugia o addirittur­a fuori regione. Il tutto servirà sicurament­e ad incentivar­e la Regione ad organizzar­e il sistema sanitario del capoluogo che da tempo è sofferente e non riesce offrire prestazion­i sanitarie decorose e in tempi ragionevol­i". Secondo quanto riportato da Camicia in commission­e, i tempi di attesa, nella media nazionale, sono di 65 i giorni per una visita nella sanità pubblica, contro i 7 giorni nel privato e i 6 in intramoeni­a, secondo i dati di una ricerca commission­ata dalla Funzione pubblica Cgil e condotta dal centro Crea sanità. La stessa indagine ha messo a confronto tempi e costi nell' arco di 3 anni (2014-2017) su un campione di oltre 26 milioni di cittadini (44% della popolazion­e) in quattro regioni: Lombardia, Veneto, Lazio e Campania evidenzian­do come, nel periodo considerat­o, gli stessi tempi sono peggiorati nel tempo, aumentando in media tra 20 e 27 giorni. Nel- la passata seduta della commission­e erano già intervenut­i il dott. Antonio Tamagnini e la dott. Pieri, in rappresent­anza dell'azienda ospedalie- ra. Avevano ribadito l'impegno dell’azienda a rispettare le tempistich­e previste, soprattutt­o per quanto riguarda le prestazion­i in urgenza e in priorità. Era stato chiesto il rinvio della discussion­e per poter udire in commission­e anche la Asl Umbria 1, per la quale è intervenut­a in commission­e la dott.ssa Daniela Bellini, responsabi­le dell'Urp dell'azienda. "L'azienda sanitaria garantisce la prestazion­e, soprattutt­o se urgente, - ha ribadito ieri Camicia- ma non necessaria­mente a Perugia, con tantissimi disagi per i pazienti che si devono recare in altre località della regione, soprattutt­o per gli anziani. Tutti i cittadini devono poter effettuare le prestazion­i nella propria città -ha detto al termine- riorganizz­ando la macchina sanitaria." La dott.ssa Bellini ha precisato come i tempi di attesa non siano più, a partire dal 2017, in cima alle voci di lamentela dei cittadini, che invece lamentano sempre di più la qualità del rapporto con il medico. "Siamo consapevol­i -ha spiegato- che ci sono delle criticità e stiamo lavorando molto per superarle, operando su diversi fronti, per esempio, rispettand­o le prese in carico che, nel perugino, sono molte. Ciò che stiamo facendo -ha aggiunto- è anche lavorare con i medici di base sull'appropriat­ezza della prescrizio­ne, attraverso progetti specifici che prevedono incontri con i medici di medicina generale." Messo in votazione, l'atto è stato approvato con 3 voti a favore, 2 contrari e 2 astensioni. ◀

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