Malagò nella città dell’acciaio “Che vergogna il palazzetto”
Il numero 1 dello sport inaugura la nuova sede Coni “Si possono fare tante cose anche in emergenza”
▶ TERNI - C’erano i bambini festanti delle scuole e del progetto sport in classe, c’erano le istituzioni religiose, civili (i neo deputati Nevi e Grimani) militari, c’erano gli atleti di ieri e oggi, immancabili le associazioni sportive del territorio. Ma c’era anche tantissima gente comune. L’arrivo di Giovanni Malagò a Terni con il neo segretario generale Carlo Mornati, prima visita ufficiale in Umbria del 2018, è stata salutata da una folla festante che ha atteso il numero uno dello sport nazionale in Corso del Popolo dove è stata inaugurata la nuova sede del Coni Point. Malagò ha lodato la città, le sue eccellenze e i risultati sportivi ottenuti nel corso degli anni, ma non ha risparmiato fendenti su situazioni che hanno fatto e continuano a far discutere: “La vicenda del palazzetto? Scandalosa - ha ripetuto più volte - e rivolgendosi al commissario Cufalo ha sottolineato come seppur la situazione ereditata sia davvero complicata, si possano comunque fare cose difficili in momenti ordinari”. L’imbeccata era arrivata da Domenico Ignozza, presidente regionale del Coni e padrone di casa insieme al delegato di Terni, Lupi, al vicario umbro Rosati, al delegato perugino, Sparnacini e a Luisa Todini più volte lodata “per l’impegno e l’aiuto profuso nella realizzazione dell’opera che rende onore allo sport ternano”. “In Italia le cose vanno così - ha continuato Malagò - non c’è solo la vicenda del palazzetto ternano, basta pensare a una città come Palermo, ma anche a Milano: avete capito quanti abitanti possono vantare? Ebbene, non hanno un impianto sportivo adeguato, proprio come Terni”.
Il presidente del Coni ha però sottolineato come esistano anche tante eccellenze nel territorio. Quelle su cui si è soffermato a lungo Domenico Ignozza: “Scherma, canottaggio, tennistavolo, pattinaggio, tiro con l’arco: qui non si scherza. Da Foconi a Mulas fino a Rossi, senza dimenticare le strutture di Piediluco teatro del memorial D’Aloja. Qui c’è grande tradizione nel motociclismo, da Liberati a Petrucci dei giorni nostri. Da qui è arrivata la prima medaglia umbra alle Olimpiadi (Pavanello operaio delle acciaierie), da qui pure il primo oro (Balzarini, ternano doc). Insomma, che sia chiaro: niente da invidiare alle regioni più grandi. Anche per questo l’inaugurazione della nuova sede Coni ha un valore particolare. I campioni nascono dai vivai e dalla presenza sul territorio. Quello che vogliamo fare con il taglio del nastro di questi locali”. “Più belli di quelli di Perugia, ma non diciamolo troppo forte”, ribadisce Malagò in vena di battute, prima di soffermarsi sulla necessità di intitolare la struttura a un atleta ternano particolarmente meritevole.
“Ogni nuova opera deve essere una speranza in più per i nostri giovani”, incalza Stefano Lupi subito dopo la benedizione del vescovo Piemontese, mentre il vice presidente della regione Paparelli si sofferma sul rapporto sport-turismo: “E’ grazie a questo mondo che siamo riusciti a fare un bel +27% nei primi mesi dell’anno riassorbendo, così, il gap dei mesi scorsi del post terremoto. Per questo la nuova struttura ternana ha un valore assoluto e costituisce un premio meritato per chi tanto ha fatto per lo sport della zona”.
E’ ora di pranzo, tutti nei locali dell’Università dei Sapori, altra eccellenza (questa volta culinaria) del territorio. ◀