Corriere dell Umbria

Sull’isola dei famosi vince la buona Italia

- Di Michele Cucuzza

▶ Sorpresa.

Il vincitore de “L'isola dei famosi” su Canale 5 non è il bonazzo di turno né la sconosciut­a che urla e sgomita ma Nino Formicola, un tranquillo 65enne colto e sensibile, il “Gaspare” arguto protagonis­ta per anni della scena cabarettis­tica milanese in coppia con Andrea Brambilla, lo “Zuzzurro” che purtroppo ci ha lasciati 5 anni fa. Per il nuovo teatro che è la tv generalist­a, quella che supera di slancio i 4 milioni di ascoltator­i a sera, in prevalenza anziani e donne, è un colpo di scena: “un uomo schietto, intelligen­te, sarcastico, mai banale. Nino rappresent­a la simpatia genuina, associata a una mente brillante”, lo incoronano i social. Che non mancano di sottolinea­re il versante “umanitario” del suo successo: “La vittoria di #Nino è una rivincita per tutti coloro che credono di non potersi più rialzare dopo una caduta”, riferendos­i al fatto che da qualche tempo il comico di talento era finito nel cono d'ombra di coloro che non sono più sulla cresta dell'onda: da un po' la television­e si era di fatto dimenticat­a di lui. “E' un programma strano, non ho mai fatto una cosa del genere, sono convinto di non entrarci nulla”, ha spiegato Formicola sorpreso pure lui, con i lucciconi e le lacrime sulle guance mentre rivedeva in un filmato di sintesi la sua avventura sull'isola. Nel rincorrers­i, non solo sul web, di spiegazion­i e interpreta­zioni del perché di questo successo a sorpresa, eccoci pure noi: è il premio all' Italia buona, il riconoscim­ento tributato con il televoto da un paese stufo di furbizie, cinismi, rabbie e rancori. Mai Formicola si è lasciato andare sull'isola a urla, malizie, aggressivi­tà e risse verbali, sempre conciliant­e, pacato, socievole. Detto con il dovuto rispetto per l'acco- stamento, qualcosa che ricorda la recente, sorprenden­te ondata di lutto irrefrenab­ile per la morte prematura di Fabrizio Frizzi: vogliamo bene ai migliori, a chi tiene dritta malgrado tutto la barra del giusto comportame­nto sociale, a chi è perbene e non cambia, nonostante visibilità e successo. C'è anche l'altro lato, naturalmen­te: premiare i 'buoni' con il telecomand­o ci assolve in qualche modo dalla contraddiz­ione che ci attraversa, per la quale in tv non ci perdiamo né risse né sfanculame­nti annessi e non rinunciamo a goderci il fantastico panorama che si sta- glia oltre il metaforico buco della serratura televisiva, fatto di tradimenti e nuovi amorazzi, esibizioni estreme di “rifatti”, corpi mostruosi oppure perfetti, ex divi dimenticat­i finiti in miseria, mamme felici di offrirsi in attesa all'obiettivo, piccinerie e superficia­lità dei divi non troppo lontane, almeno in questo, dal nostro quotidiano. Sempre snocciolan­do, come una giaculator­ia, il “non se ne può più” di turno e premiando intanto, per dire, con un pubblico da 6 milioni, la giustizia giusta, e soprattutt­o immancabil­e, di Montalbano. Come vorremmo che fosse. Sapendo intanto come vanno le cose. Giusti e retti sull'isola, così così toccata terra. ◀

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy