Risolta la doppia carica di Nevi, ma il M5s attacca: “Restituisca quello che ha preso in queste settimane”
▶ PERUGIA
Il terreno era già pronto così l’assemblea legislativa dell’Umbria non ha fatto altro che approvare all’unanimità l’atto, predisposto dall’Ufficio di presidenza, di “deliberare definitivamente la sussistenza della condizione di incompatibilità, con contestuale invito ad esprimere l'opzione per la carica che Nevi intende conservare (consigliere o deputato), entro dieci giorni dalla ricezione della relativa comunicazione, ai sensi del Regolamento interno”. Durante il dibattito il consigliere del M5s Andrea Liberati ha sottolineato che “Nevi è mancato il buongusto di dimettersi subito, visto che è stato proclamato eletto il 9 marzo. E non dovrebbe aspettare il 29 aprile per accumulare le indennità. Dovrebbe restituire le somme percepite in queste settimane, dato che non ha lavorato per l’assemblea legislativa, rendendoli ai terremotati o a chi vuole lui. La spiegazione fornita, rispetto ai collaboratori, non regge. Può portarseli a Roma. Serve rispetto per le istituzioni regionali e nazionali. Il suo trattamento di fine rapporto sarà di circa 85mila euro e vorremmo sapere se rinuncerà a parte di questa somma. Avrà poi un ricco vitalizio, dato che è stato in questo Palazzo per circa 15 anni”. Valerio Mancini della Lega ha messo in evidenza che con questo atto si dà” semplicemente seguito ad una serie di procedure stabilite dalla legge. Condividiamo questo atto perché questa è l’assemblea che si attiene ad un regolamento scritto da altri molto tempo fa”. ◀