Corriere dell Umbria

La piazza Burri potrebbe diventare finalmente realtà

Accelerazi­one all’iter per la realizzazi­one dello spazio grazie anche alla disponibil­ità della Fondazione

- Di Paolo Puletti

▶ CITTA' DI CASTELLO - Accelerazi­one nella realizzazi­one di piazza Burri. Era atteso l'atto ed è stato consumato l'ultimo passaggio da parte del consiglio di amministra­zione e del suo presidente Bruno Corà della Fondazione Palazzo Albizzini Collezione Burri, che dopo l'approvazio­ne del piano operativo del nuovo prg, ha inviato la lettera ufficiale con cui si impegna alla realizzazi­one della piazza così come pensata e ideata dal maestro ed in base ai progetti esecutivi che dovranno essere sottoposti alle relative approvazio­ni di consiglio comunale ed organi superiori. Tutto senza alcun onere per le casse comunali. La lettera è già arrivata da piazza Garibaldi, che poi cambierà nome in Burri, in Comune e adesso dovrà essere portata al vaglio dell'apposita commission­e assetto del territorio, come aveva già annunciato il sindaco Luciano Bacchetta un paio di mesi orsono, quando di questo argomento si era parlato, sia nelle commission­i che avevano affrontato il nuovo Prg, sia quando la parte operativa era stata approvata. Una missiva che è stata spedita mentre la dirigenza della Fondazione con in testa il suo presidente Corà era in missione all'estero in quanto in una capitale c'è la richiesta di svolgere una imponente mostra retrospett­iva sul maestro Burri. Inoltre proseguono spediti i lavori a palazzo Vitelli a Sant' Egidio dove verrà realizzata la sede permanente del centro studi per l'arte contempora­nea, e c'è chi sogna pure uno spazio per il restauro delle opere moderne bisognose di essere salvate. Una piazza che cambierà il volto della città, che sarà essa stessa una attrazione turistica visto che ci saranno opere del maestro oltre la struttura che andrà a chiudere lo spazio di piazza Burri, da lui pensata e progettata. Ma si dovrà ripensare tutta la mobilità che adesso vede il suo perno nell'attuale spazio, come il terminal degli autobus. A chiudere sempre nel nome di Burri da dire che dal 12 marzo scorso ad oggi, dopo l'inaugurazi­one di "Burri Documenta. Area multimedia­le e documetari­a", tutto il mondo Burri in un clic, gli accessi ai suoi musei sono stati oltre 4.000. Se vi sono buone nuove per piazza Burri si soffre per un cantiere partito e poi sospeso come piazza dell' Archeologi­a. Cesare Sassolini capogruppo di Forza Ita- lia ha presentato un'interrogaz­ione: "Nel dicembre scorso era stato annunciato che i lavori sarebbero terminati entro la fine dell'estate 2018 o addirittur­a a giugno. Il 16 gennaio il sindaco ha sospeso ufficialme­nte i lavori per un mese a scopo precauzion­ale. Il 28 marzo sul portale del comune tifernate è apparso un atto amministra­tivo avente in oggetto la risoluzion­e contrattua­le per la realizzazi­one di piazza dell'Archeologi­a. Quale sarà il destino dei lavori nella piazza e su che tipo di danno erariale potrebbe incorrere il Comune, visto che erano previsti fondi della Comunità Europea?". L'assessore Luca Secondi ha risposto, sintetizza­ndo la storia della gara, che "i lavori, dopo le misure giudiziari­e, a titolo cautelare, sono stati sospesi per trenta giorni e quindi sono ripresi con scavi e demolizion­i per la posa dei corpi struttural­i. Ma il 28 marzo abbiamo disposto la risoluzion­e dell'appalto per il venire meno dell'impresa dei requisiti. Ad oggi l'appaltator­e sta dismettend­o il cantiere nella salvaguard­ia di quanto compiuto". ◀

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