Semonte celebra passato e presente
▶ GUBBIO
Una giornata importante vissuta qualche giorno fa dalla comunità di Semonte che di é ritrovata per la consegna della "Palma d'Oro San Venanzio", in presenza dell'assessore Damiani e del parroco don Armando Minelli. Un riconoscimento, la Palma d'oro, che richiama il martirio del Santo patrono della chiesa parrocchiale. Una delle tante iniziative dell'associazione Semonte, attualmente presieduta da Marco Ceccarini. La commissione - composta da Paola Pierucci, Raffaele Binacci, Massimo Bei, Tiziana Dolci, Elio Fiorucci, Patrizia Scavizzi - ha individuato nei giovani "Semo n'sieme", di Semonte, impegnati nel volontariato, i destinatari del riconoscimento ai viventi. Questi giovani sono legati alla comunità, un legame rafforzato dalla lettura dialettale della parola, che in quel "semo" coglie il gruppo. Alla memoria, il riconoscimento è andato a Giuseppe Matteucci, "Ragnola dei Zoppi", un testimone del 'secolo breve' che ha vissuto intensa- mente, senza mancare di lasciarvi importanti tracce di sé, presente nel grande archivio della memoria collettiva ancora oggi, a quasi cinquant' anni dalla morte. Ceraiolo di spicco del suo tempo e capodieci di una manicchia sangiorgiara, chiamata di Ragnola, "madre" dell'attuale Manicchia di Semonte. Un uomo istrionico, appassionato di politica e dotato di una profonda umanità. Hanno ritirato l'attestato le figlie Elda e Annamaria Matteucci e la nipote Maria Teresa Scalabrini. Sulla poliedri- ca vita di Ragnola, è stata allestita una piccola mostra con documenti e fotografie all'interno del Cva. Al ter- mine un momento conviviale tutti insieme. ◀