Corriere dell Umbria

La protesta dei disabili senza lavoro

- Maria Luce Schillaci

▶ TERNI

“I ternani tartassati e umiliati, soggiogati dalle tasse davanti a un immobilism­o eterno e senza un concreto futuro” I disabili sul piede di guerra. Ieri mattina i residenti di corso Vecchio si sono svegliati e hanno trovato striscioni affissi sul teatro Verdi. Oltre alle proteste per come è ridotto il teatro storico, c’erano quelle del “Comitato Disabili Terni”: loro, capitanati da Stefano Morlupo, hanno affisso due striscioni sul colonnato del teatro cittadino per chiedere che l’attenzione della politica torni sulle necessità dei cittadini più in difficoltà. A protestare erano molti ex operai che lavoravano nell’appalto del verde pubblico, la cui gara è stata recentemen­te stoppata dal commissari­o Cufalo per difetto di concorrenz­a.

E così molti di quegli operai sono ora a spasso. Ieri erano davanti al Verdi. Chiedono maggiore consideraz­ione, chiedono una città più a misura di cittadino diversamen­te abile, non solo parole, non solo editti da campagna elettorale. Certo adesso , sotto questo aspetto, il terreno può essere “minato”, nel senso che a promesse e belle parole se ne sentiranno tante, però hanno in ogni caso voluto fare sentire la loro voce, una protesta che, forse adesso raccoglier­à una maggiore visibilità. Almeno questo sperano. “Lo sappiamo che i conti sono in rosso – sbottano – con i commissari prefettizi e del Governo al lavoro per ripianare le casse dell’ente in dissesto e con l’avvicinars­i delle elezioni comunali, è abbastanza evidente che anche il tema del teatro si è andato affievolen­do”. Nei giorni scorsi infatti, tra l’abbandono del cantiere, sono stati trovati bivacchi all’interno della struttura, tanto che la polizia municipale era stata costretta a intervenir­e per chiudere un accesso secondario sul retro da dove alcuni soggetti avevano libero accesso al dietro le quinte. Sul teatro ora sono stati affissi i sigilli e nessuno riesce a entrare. Sugli striscioni si legge “I ternani tassati, umiliati e disoccupat­i” e an- cora “Teatro Verdi al verde pubblico”. La protesta riguarda dunque non solo il “Verdi”, ma anche l’anda- mento generale della città sulla quale il comitato esprime un giudizio negativo. “Capiamo le esigenze dei commissari – spiegano – ma la città così sta morendo. Le tasse e la disoccupaz­ione sono ai massimi livelli, è neces- sario cambiare rotta”. Tutti coloro che ritengono di dover riscuotere soldi dall’ente dunque potranno ora avanzare la propria richiesta allegando tutta la relativa documentaz­ione attinente alla somma del credito. Per adesso il teatro Verdi è sostanzial­mente “congelato”. Il bando è stato stoppato dall’ex assessore ai Lavori Pubblici Sandro Corradi perché si doveva vedere come sarebbero andate le vicende a livello politico e amministra­tivo. Dunque è tutto fermo. Ora il comitato Disabili chiede di non fare la stessa fine del Verdi: “Noi non vogliamo essere congelati, chiediamo rispetto e che le nostre necessità, spesso vitali, non vengano sottovalut­ate”. Nei prossimi giorni torneranno a far sentire la loro voce: parleranno al commissari­o straordina­rio, soprattutt­o dell’appalto sul verde pubblico, cercherann­o di incontrarl­o e chiederann­o udienza anche ai candidati a sindaco delle varie coalizioni e movimenti che scenderann­o in pista. ◀

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Stefano Morlupo Presidente del comitato dei disabili e disoccupat­i che ieri hanno protestato sotto il Verdi

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