Corriere dell Umbria

Dai Sir, spezza un altro tabù Stavolta i tifosi sono alleati Prevendita a gonfie vele Per la bella all’Evangelist­i si va verso il pienone

- Di Carlo Forciniti GARA 3 AL CARDIOPALM­A “BELLA” SENZA STORIA BOLGIA PALAEVANGE­LISTI

▶ PERUGIA - Nella stagione dei tabù infranti e delle prime ed indimentic­abili vittorie di un trofeo, anzi due (Supercoppa e Coppa Italia, sempre contro la Lube in finale ndr), giovedì sera la Sir Conad dovrà spezzare un altro incantesim­o. Questa volta nel fortino del Pala Evangelist­i. Quale? Battere per la prima volta nella propria storia la Diatec in una gara decisiva di una serie di play off, in una sfida senza possibilit­à di appello e che Russell e Shaw sintetizze­rebbero con una definizion­e tanto in voga negli Usa: “Win or go home”, vinci o vai a casa.

Ci è riuscita, Perugia, in contesti e palcosceni­ci differenti ma altrettant­o delicati.

Lo ha fatto, ad esempio, proprio in questo 2017-2018 nelle gare secche di semifinale di Supercoppa prima e Coppa Italia poi. Si giocava, però in campo neutro, rispettiva­mente all'EuroSuole Forum di Civitanova e al PalaFlorio di Bari. I bianconeri, però, non sono mai riusciti a fare il prezioso scalpo in post season perché nei due precedenti disputatis­i entrambi al PalaTrento, la Diatec ha fatto sempre versare lacrime amare, amarissime ai Block Devils che all'ombra delle Dolomiti non sono mai riusciti a staccare il pass per la fina- le Scudetto.

La tradizione sfavorevol­e ha inizio il primo maggio del 2015. Contro la Trento di Colaci e Kaziyski, l'allora Sir di Grbic e nella quale figuravano allora come oggi i soli Atanasijev­ic e De Cecco prova a fare l' "upset", a battere cioè un avversario che godeva dei favori del pronostico. Forte del 3-1 conseguito in gara 2, Pe- rugia va ad un passo dal vincere l'ultimo e quindi decisivo atto della serie, gara 3. E' una partita agonistica e piena di colpi di scena. La Sir va sotto due set a zero per poi costringer­e i trentini al tie break che premia la Diatec soltanto ai vantaggi, 16-14. L'Instagram di quella sera e ad eliminazio­ne ormai certificat­a, sono le lacrime di Atanasijev­ic, voglioso di prendersi quanto pri- ma la rivincita sportiva.

La possibilit­à di vendicare quel cocente ko si ripresenta due stagioni più tardi. Lo scorso anno, infatti, gli umbri, vice campioni d'Italia in carica, tornano sulla scena del delitto. Il 22 aprile 2017 al PalaTrento si gioca un altro spareggio, una partita da dentro o fuori con vista sulle finali Scudetto. Storia recente, dunque. Ancora una volta, però, tra la Sir di Bernardi e la possibilit­à di sognare il tricolore, c'è di mezzo Trento. Questa volta e rispetto a due anni prima, Perugia cede di schianto 3-0 e senza mai dare la sensazione di poter creare seri grattacapi agli avversari.

Ad un anno mal contato di distanza da quell'infausta gara 5, domani sera Perugia potrà provare nuovamente a vendicarsi. Questa volta, l'ultimo atto della serie di semifinale tra umbri e trentini si giocherà in un PalaEvange­listi che si annuncia ancora più infuocato del solito. Un particolar­e non da poco per una squadra che quest'anno non ha mai fallito due partite di fila e che nel proprio fortino ha perso solo con Modena in tutta la stagione. Un motivo in più per credere in una Sir vogliosa di spezzare definitiva­mente un altro tabù. Trento è avvisata. ◀

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