Libera: «Sulla ‘ndrangheta basta zone grigie»
«Ècome quando si accende la spia dell’auto, si fa benzina o si resta a piedi». E così, secondo l’associazione Libera, è la situazione della ’ndrangheta in provincia di Bergamo, dove è iniziata l’infiltrazione. Libera ha stretto un accordo con la Provincia per nuove iniziative e per aiutare i Comuni a entrare in possesso dei beni sequestrati alla mafia.
«Alla Lombardia va aggiunta una provincia, Reggio Calabria». Nella battuta di Francesco Breviario, referente provinciale di Libera, c’è il riferimento alle imprese orobiche vicine alla ’ndrangheta. «Ormai non c’è differenza — spiega il referente di Libera —. L’ultima indagine, partita da sud, ha incriminato per mafia 11 bergamaschi». Per questo Breviario parla di un segnale: «Quando in macchina si accende
la spia della benzina, o si fa rifornimento o si rimane a piedi. Nel nostro territorio la spia si è accesa, ma c’è sottovalutazione: la ’ndrangheta attecchisce perché trova terreno fertile e compiacenza, favorita da una zona grigia di professioni».
Contro la penetrazione, «ancora non ai livelli del sud», Libera ha rinnovato per tre anni il protocollo con la Provincia per diffondere la cultura della legalità. Nel documento, l’impegno a condividere i dati, progetti nelle scuole e un rapporto annuale sulle mafie nella Bergamasca. «E dire che il mio predecessore — polemizza il presidente Matteo Rossi — aveva parlato di “assenza di coppole a Bergamo”».
Una battaglia cruciale riguarda la trentina di beni confiscati alla mafia. Breviario auspica che la Provincia aiuti i Comuni nelle trafile burocratiche per acquisirli: «I sequestri aumentano esponenzialmente per l’avanzare delle indagini». La proposta è stata sottoscritta da Rossi. Dopo i casi di Terno, Gorle e Brembate, il 5 novembre ci sarà un lieto fine a Berbenno: una villetta sequestrata diventerà una casa di accoglienza per bambini maltratti. Poi sarà la volta di Suisio, il 19 novembre, per una casa e due box. Per il futuro, svela Breviario, l’Università potrebbe aggiungersi al monitoraggio delle infiltrazioni mafiose.