Gori: per noi resta un’idea interessante
«Le trattative fra Sea e Sacbo sono molto difficili ma, per noi, non sono chiuse. E resta un’ipotesi interessante». In Consiglio comunale il sindaco Giorgio Gori torna a parlare del tentativo arenato di unire gli aeroporti milanesi e quello di Orio. Il contesto era quello della discussione sul bilancio. È il momento delle sentenze politiche. L’opposizione attacca. «È un bilancio piatto — dice il leghista Alberto Ribolla —. Sarà difficile evitare l’aumento dell’addizionale Irpef, da 13 milioni a 17,4». Critiche sull’Ufficio bandi europei del Comune, «non pervenuto» per Fabio Gregorelli (M5S), a fronte dei 100 mila euro raccolti nel 2016. Troppo poco, secondo le minoranze (che si orientano sul voto contrario, mentre Forza Italia e Cinquestelle verso l’astensione sul Pop). «Il vostro cambio di passo è solo annunciato, nei numeri non c’è — dice il forzista Gianfranco Ceci —. Nel 2016 avete speso 26 milioni dei 53 preventivati, pochino». Davide De Rosa (Lista Tentorio) fa un calcolo: «Tendete a investire il 65% del previsto, nel 2017 saranno 18 milioni». E poi l’aeroporto. «Eravamo gli unici scettici sull’assurda accelerazione per la fusione con Milano — ricorda Stefano Benigni (FI) —. Negli ultimi giorni ci sta ripensando anche Sala». L’ex sindaco, Franco Tentorio, condivide: «Meglio fermi che succubi, Orio dovrà restare a gestione bergamasca». Poi rilancia: «Atb guadagna 4 milioni all’anno: basta usarla come cassaforte, aumentiamo le corse». «I nostri atti amministrativi sono fatti, non parole», ribatte il dem Ferruccio Rota. Il centrosinistra serra le fila, rimarcando i 18 milioni del bando periferie. «Sarà il piano di tutti — la lettura di Nicolò Carretta (Lista Gori) —, con interventi attesi da decenni dai cittadini». Il sindaco replica su Orio e non solo: «L’ufficio bandi europei — dice il sindaco, che ha costo zero, ha vinto 12 gare: abbiamo ottenuto dieci volte i risultati della vecchia giunta».