Scalo di Orio, altro milione di utili
Ubi l’azionista che incasserà di più (1,2 milioni). Parcheggi e infrastrutture di volo: 25 milioni di investimenti Da 12,3 a 13,3 milioni di euro (+7,7%), previsti 6,6 di dividendi. Nuovi primati di ricavi e margini
Sacbo segna un nuovo record: il bilancio 2016 indica ricavi per 125 milioni di euro. Al netto delle imposte, significa un utile di 13,3 milioni di euro, più 7,7% rispetto ai 12,3 dello scorso anno. Ai soci vanno 6,6 milioni di dividendo: quasi un milione solo per il Comune e 1,2 per Ubi. Miro Radici: «Conferma la solidità patrimoniale e finanziaria». Agli investimenti saranno destinati 25 milioni: il parcheggio P3 salirà a 5.000 posti.
Quasi paradossalmente, nella lettura del bilancio 2016 di Sacbo approvato ieri dal Consiglio d’amministrazione, fanno più notizia le note a margine (i record di passeggeri, le classifiche nella top ten degli aeroporti mondiali) che i numeri contrassegnati, tutti indistintamente, da un segno + davanti. Sono cresciuti fino a stabilire l’ennesimo record nella storia dell’azienda i ricavi (i 125,17 milioni di euro rappresentano un +5% rispetto all’anno prima), sia quelli della gestione tipicamente aeronautica (88 milioni di euro), sia quelli del segmento non avion, legati soprattutto agli spazi commerciali (poco più di 34 milioni). Il margine operativo lordo è risultato pari a 32,89 milioni di euro contro i 30,72 del 2015, ed è corrispondente al 26,3 % del totale dei ricavi. Il risultato ante imposte è di 19,33 milioni contro i 18,55 del 2015. Al netto delle imposte di competenza per 5,99 milioni, tirata la riga finale, l’utile di esercizio della società di gestione dell’aeroporto si attesta a 13,34 milioni (cioè +7,7% rispetto ai 12,387 dello scorso esercizio). Di questi, 6 milioni e 800 mila euro finiranno nella riserva straordinaria, mentre altri 6,6 milioni costituiranno il dividendo.
Tradotto in soldoni, a beneficio degli azionisti, per i quali il bilancio Sacbo è sempre motivo di soddisfazione, significa 1,88 euro per azione, cioè 24 centesimi in più rispetto allo scorso anno e ben 64 in più sul biennio precedente. Si sfregano le mani, oltre a Sea ed Ubi, anche la Camera di Commercio, il Comune di Bergamo e (appena) un po’ meno la Provincia, che ha dismesso una parte del pacchetto azionario lo scorso dicembre; una monetizzazione poi utilizzata per finanziare una serie di interventi a strade, ponti e cantieri scolastici. Al Comune di Bergamo andrà quasi un milione di euro, alla Camera di Commercio circa 890 mila, mentre la Provincia passerà all’incasso di 680 mila euro (contro gli 870 mila che avrebbe realizzato se non avesse ceduto le sue 106 mila quote). Infine Ubi incasserà circa 1 milione e 200 mila euro. Dunque, ha concluso il presidente Miro Radici, «un risultato finale che risponde alla previsione e che conferma la solidità patrimoniale e finanziaria della società».
Più interessanti le notizie di contorno, dove spiccano gli investimenti, in particolare relativi alle opere di mitigazione ambientale (per le quali risultano impegnati 10 dei 20 milioni di euro previsti), per l’ultima parte delle quali è previsto un secondo bando. Agli investimenti, infine, quest’anno (oltre ai 157 milioni nel quadriennio 2012-2016), verranno destinati 25 milioni di euro, di cui 5 dedicati alle infrastrutture di volo e oltre 6 al completamento del parcheggio P3, con una capienza che passerà dagli attuali tremila a cinquemila posti auto.
Dividendi Per gli azionisti 6,6 milioni. Alla Provincia, che ha venduto quote, 210 mila euro in meno