Golf Albenza, maretta sul listone blindato
Domani il rinnovo del consiglio. Lettera del presidente ai soci: votate questi dieci
Acque, ma forse sarebbe meglio dire buche, agitate al Golf Club L’Albenza di Almenno San Bartolomeo, l’esclusivo (perché tutto quanto fa golf lo è per definizione) ancorché popoloso (i soci sono oltre 500) circolo sportivo dilettantistico bergamasco alle prese con il rinnovo delle cariche. Programmi, candidature, e manco a dirlo, conta di deleghe di voto.
Se non si fosse in ambito sportivo, l’assemblea di domani, da cui scaturirà il board che guiderà l’associazione per il prossimo quadriennio, potrebbe essere equiparata, negli umori che serpeggiano, a quella di aziendone e banche. Alta golfanza come alta finanza. Perché — un po’ come le formiche che nel loro piccolo si incazzavano — anche qui ci sono golfisti che, nel loro piccolo ma appassionante mondo sportivo, a cui tengono moltissimo in una realtà prestigiosa, si sono scocciati.
E aspirano al cambiamento. Garbatamente, s’intende, ma altrettanto fermamente. A dare la stura ai malumori che veleggiano sui verdi prati di Almenno San Bartolomeo è stata la lettera che il presidente uscente (ma ricandidato), Roberto Rusconi, ha inviato ai soci la scorsa settimana. Un invito a votare l’unico listone di dieci candidati «che hanno accolto il mio invito. Il numero corrisponde a quello previsto nello statuto, conseguentemente tutti verranno eletti». Giochi già fatti, insomma, quando invece la votazione può prevedere preferenze e voti anche ai soci che non compaiono nella scheda preconfezionata.
Per carità, nessuno ha da eccepire sui rispettabilissimi candidati del listone presidenziale, con molti nomi del gotha bergamasco, ma anche tra mazze e sacche, vige la democrazia. Che in questo caso fa rima con meritocrazia, contro la logica di veti incrociati e compromessi che l’avrebbero fatta da padrone. Un vento fatto di passione e idee nuove ha cominciato a soffiare e a muovere una voglia di rinnovamento. Una putting green revolution cova nell’urna.