Ruspe alla Montelungo L’amarcord delle marce in città
Iniziati i lavori di demolizione su parti minori dell’ex caserma Il nuovo campus universitario sarà pronto entro il 2020
Ruspe in azione nelle ex caserme Montelungo e Colleoni per la demolizione delle parti sacrificabili del vecchio quartiere militare, cinque edifici. Per quelli storici, invece, sono previsti interventi conservativi. Il nuovo campus universitario sarà pronto entro il 2020.
Sono iniziati alle 8 di ieri mattina i lavori di demolizione nel complesso delle ex caserme Montelungo e Colleoni. Sono cinque gli edifici interessati dalle opere di abbattimento, affidate dalla Cassa depositi e prestiti alla Vitali di Cisano Bergamasco. Si tratta delle parti «sacrificabili» dell’antico quartiere militare, quelle cioè dal minor valore architettonico e storico. I grandi corpi di fabbrica della Montelungo saranno invece preservati e daranno struttura al progetto dell’Università di Bergamo, che prevede la realizzazione di uno studentato e di un centro sportivo per gli iscritti all’ateneo.
Al momento le ruspe e gli altri macchinari della Vitali stanno lavorando nella parte più vicina all’ingresso del Parco Marenzi. Vicolo San Giovanni, che costeggia l’ex caserma, resterà chiuso al traffico fino al 10 aprile per consentire le demolizioni in sicurezza. Complessivamente questa fase, preparatoria al cantiere vero e proprio, durerà circa due mesi. Nel frattempo la proprietà dell’ex caserma Montelungo passerà all’Università di Bergamo.
Il progetto — firmato dallo studio d’architettura Barozzi Veiga, vincitore del concorso per la riqualificazione di questo spazio — non prevede soltanto la realizzazione di un nuovo campus universitario con residenze per studenti e docenti e la costruzione di un centro sportivo interrato a servizio dell’ateneo, ma anche opere pubbliche, come un sottopasso di collegamento ciclopedonale tra i parchi Suardi e Marenzi. L’idea complessiva è creare uno spazio che non sia più chiuso e inaccessibile, come quando c’erano le caserme, ma un luogo aperto a tutti i cittadini (non soltanto agli studenti dell’Università), con varchi d’accesso lungo il perimetro e collegamenti con le vicine aree verdi.
«Oggi è un giorno importante — ha detto ieri il sindaco Giorgio Gori davanti alle ruspe della Vitali —: finalmente si mette mano al cantiere della Montelungo. Sono passati più di vent’anni da quando la caserma ha smesso di funzionare, poi è andata via via deteriorandosi, a un certo punto cadevano i pezzi di cornicione sulla strada». Il sindaco sottolinea anche i passaggi futuri, che prevedono la collaborazione tra l’amministrazione cittadina e l’ateneo: «Dopo questa fase del cantiere — spiega Gori —, il Comune passerà la palla all’Università, che diventerà la principale protagonista di questo processo per arrivare alla nuova destinazione della Montelungo».
Secondo l’accordo di programma firmato l’estate scorsa, l’Università acquisirà l’immobile ceduto da Cassa depositi e prestiti al Comune: il costo, stabilito da una perizia dell’Agenzia del Territorio, è di 3 milioni e 950 mila. Poi l’ateneo investirà 25 milioni per riconvertire, entro il 2020, l’ex caserma nel nuovo campus universitario.