«Il treno? Meglio in superficie»
Orio punta a diventare il nuovo capolinea verso Milano
Primi sopralluoghi per il treno fino all’aeroporto di Orio al Serio. Sacbo preferisce una stazione in superficie, anche se ci sono problemi di spazio. Il «Caravaggio» punta a diventare il nuovo capolinea verso Milano.
La stazione ferroviaria di Orio? Meglio in superficie. La collocazione del capolinea del treno per l’aeroporto è per ora l’unica idea a dividere chi dovrà realizzarlo (le Ferrovie) e chi dovrà ospitarlo (la Sacbo, società che gestisce il «Caravaggio»).
Nei giorni scorsi i tecnici di Italferr, società del Gruppo Ferrovie dello Stato che si occupa della progettazione, hanno effettuato le prime misurazioni lungo le aree su cui correrà la linea e hanno incontrato i vertici di Sacbo. Non solo per concordare un sopralluogo congiunto dopo Pasqua, ma anche per verificare eventuali problemi di compatibilità. «Che non ci sono: noi siamo stati da subito grandi sostenitori dell’ipotesi — spiega il direttore generale di Sacbo Emilio Bellingardi —. È inutile negare che gran parte della nostra clientela è orientata su Milano, e quindi non possiamo che essere favorevoli a tutto ciò che può migliorare l’accessibilità all’aeroporto e il collegamento con la metropoli. E il nostro parcheggio P3 può diventare un grande polo di interscambio, in cui lasciare l’auto per poi prendere il treno verso Bergamo o Milano. Cosa che sta già succedendo con il successo dei bus low cost».
Infatti l’idea alla base del progetto è quella di creare non tanto un collegamento con Bergamo quanto un prolungamento della ferrovia, facendo dell’aeroporto il nuovo capolinea delle corse da Milano. Tanto che si ipotizza di far arrivare a Orio tutti i treni che partono dalla stazione Centrale agli 05 minuti di ogni ora, più corse locali da Ponte San Pietro e da Bergamo.
Italferr sta elaborando uno studio preliminare, che sarà presentato in autunno e che comprende anche il raddoppio della ferrovia tra Ponte San Pietro e Montello. Tre i livelli di priorità. Il primo riguarda il raddoppio della Ponte San Pietro-Bergamo, molto complesso perché ha punti difficili come l’attraversamento di Curno e l’affiancamento del ponte sul Brembo; comprende anche la fermata dell’ospedale che però sarà realizzata all’inizio del 2018. Poi viene il raddoppio tra Bergamo e Montello, più semplice perché si riciclerà il sedime rimasto da quando, a fine Ottocento, la linea era già a due binari.
Infine c’è il treno per Orio. È previsto un tracciato di 4,4 chilometri che scorrerà per il 50% sottoterra, ma con bruschi sa- liscendi. I due binari si distaccheranno dalla Bergamo-Seriate all’altezza del pratone a fianco della Fiera. Ancora da decidere se ci sarà solo la linea dalla città o anche quella dalla direzione opposta: tra le due ipotesi non ci sono grosse differenze di costi quanto di spazi necessari. Il resto del tragitto è stato pensato in modo da evitare passaggi a livello, passando sopra via Lunga e correndo in parallelo all’Asse interurbano. Arrivato all’altezza del Centro Galassia, il treno dovrebbe passare sotto la superstrada (soluzione non ancora definitiva), la provinciale e i parcheggi dell’aeroporto fino a fermarsi sotto il «Caravaggio».
È su questo che Bellingardi ha un’idea diversa: «Preferiremmo l’arrivo in superficie, per una questione di tempi e costi. Anche tenendo conto del fatto che, essendo noi a beneficiare del progetto, alla fine credo che saremo chiamati a contribuire, com’è successo in altri aeroporti; ma è una questione di competenza degli azionisti. Il problema è che il nostro spazio esterno è molto limitato, e realizzare la stazione in superficie creerebbe problemi di accessibilità all’aeroporto. Bisognerebbe capire come far convivere il cantiere con la nostra normale attività. Problema che però in scali come Malpensa è già stato risolto». «Sono i padroni di casa e quindi il loro parere sarà fondamentale — rispondono dalle Ferrovie —. Ma una stazione con due binari in quel punto avrebbe seri problemi di spazio».
Il problema Davanti all’aeroporto c’è troppo poco spazio per una stazione con doppio binario