Golf, il listone e la voglia di cambiare Voto rovente al Club dell’Albenza
I detrattori: scalzare il «Porcellum» con la preferenza disgiunta
Il luogo è un’assoluta meraviglia, un’oasi di verde incredibile, ad un tiro di schioppo dalla città, ma giocarci costa. Socio ordinario, socio ordinario 31-40, over 80, under 30: le possibilità per entrare a far parte del Golf Club L’Albenza non mancano, ma la scalettatura di tariffazione si poggia su un minimo comun denominatore: il portafoglio di chi ambisce a farne parte deve essere discretamente gonfio. Esempio pratico: un socio ordinario paga la quota associativa annuale 3.350 euro, ma dopo tre anni di iscrizione e con la carta d’identità che segna oltre 41 anni, scatta per lui l’obbligo dell’acquisizione di 200 azioni della società immobiliare Albenza: importo 16 mila euro. Rateizzabili in 8 anni, ma che si traducono in 2 mila euro annui cui si aggiungono gli altri 3 mila e rotti della quota. Anche l’eventuale moglie del socio (di 31 anni compiuti), è tenuta a pagare i 3 mila e passa euro di iscrizione annua e anche per lei, con l’ingresso negli anta, scatta l’obbligo dell’acquisto azionario di 100 azioni, 8 mila euro. È da qui, da questo (peraltro assolutamente lecito) tariffario, che si può partire per leggere la turbolenta vigilia delle elezioni che oggi pomeriggio porteranno al rinnovo del consiglio del Club. Non è (solo) una questione di costi, ma soprattutto di tempi. Diventati durissimi anche per i professionisti che, in anni di grassa, non ci avrebbero pensato un attimo a sborsare il dovuto pur di entrare nel giro, e che hanno sempre costituito un bacino importante. Ma anche di tempi anagrafici. Non è un caso, infatti, che nel prezziario sia contemplata l’opzione over 80 (quota ridotta a 3.100 euro) perché , tra i 512 soci dell’Albenza, ce ne sono parecchi. E anche tra questi attempati appassionati pare si respiri grande voglia di cambiamento. Di gioventù golfistica. Per togliersi una patina di polvere elitaria, quell’allure di sancta sanctorum delle mazze, e per dare vita a coinvolgenti progetti di organizzazione e valorizzazione di un «circolo-gioiello», non esclusivo ma aperto alla città (di cui l’Albenza può costituire una risorsa anche turistica) e al mondo, le idee non sono mancate. Sono state messe in circolo, suscitando entusiasmi, ma non sono finite esattamente nel listone dei 10 candidati che — battezzato senza mezzi termini «Porcellum golfistico» — il presidente Roberto Rusconi ha invitato a votare in blocco. L’appello elettoral-presidenziale ha indispettito parecchi soci che, nella lista e nei modi in cui è stata compilata, ci hanno visto un mondo che non c’è più. E di cui non si sentono parte.
È una battaglia a suon di voti e di deleghe (auspicabilmente non in bianco), oltre che di candidati extra lista che potranno essere votati, ma nel «golf-pensiero», che oggi verrà espresso nel segreto dell’urna, si sente soffiare un vento nuovo.
Gioiello L’idea è di togliere la patina elitaria e aprire il circolo, come risorsa turistica, alla città