Agroalimentare L’export orobico cresce dell’11,8%
L’export dei prodotti agroalimentari bergamaschi vale 697 milioni di euro e si piazza al secondo posto nella classifica dell’incremento dell’export nel 2016. Il territorio orobico fa infatti segnare un +11,9%, la lievitazione percentuale più elevata in tutta la Lombardia: la sola provincia di Milano esporta qualcosa come 1,4 miliardi di euro, ma si ferma, sul 2016, a un incremento dell’export del 7,6%. Mantova, con 576 milioni, non va oltre lo 0,9% e Brescia, con 511, segna un +2,8%. Caso a parte, in testa alla classifica, è quello di Lodi, da 139 a 291 milioni di fatturato complessivo, + 108,6%. In crescita, come destinatario dei prodotti agroalimentari lombardi, il Giappone, con un import cresciuto del 158,5% nel 2016 rispetto all’anno precedente. Mondo vasto quello dei prodotti agroalimentari bergamaschi, nell’apposita tabella ministeriale: dalla pancetta al salame, passando per il Branzi, la Formaggella Brembana e lo Strachitunt, per arrivare alle paste fresche con Casoncelli e Scarpinocc. Tutti prodotti tipici, di aziende locali che iniziano, anche in questo settore, a guardare a un nuovo mondo. La Camera di Commercio di Milano, ad esempio, ha già avviato una selezione di attività che potranno sbarcare su Amazon Italia, Amazon Uk e Amazon France. Nulla vieta che Bergamo possa seguire la stessa strada, visto che già per il mondo artigiano si è aperta la vetrina del grande mercato globale.