Tessere in calo, ma niente panico
Cisl, Piccinini: c’è stabilità. Più iscritti nel commercio
Nel 2016 gli iscritti alla Cisl di Bergamo sono stati 123.247, 900 in meno rispetto ai 124.147 del 2015, tutti certificati a livello nazionale, assicura il segretario generale provinciale, Ferdinando Piccinini, definendo il saldo comunque «un risultato di sostanziale stabilità». Letto come fisiologico ricambio, in parte naturale, ma in parte determinato da altre variabili, tra cui ancora la crisi economica, che segna soprattutto le categorie dei tessili-chimici (Femca) con 500 iscritti in meno, e gli edili (Filca), «ancora in grandi difficoltà», che perdono 380 iscritti. Nell’ambito dei dipendenti pubblici (Fps), invece, il calo di 554 adesioni è causato dal blocco delle assunzioni, mentre i 401 pensionati in meno sono legati alla riforma Fornero, che ha allungato l’età professionale. Per quanto riguarda le altre categorie, c’è una generale tenuta, da cui emerge il picco di 537 iscritti in più nel commercio e turismo (Fisascat), «segno del lavoro fatto per incidere in un settore spesso frammentato e non facile da gestire a livello sindacale». Lo sguardo della Cisl di Bergamo è ora puntato su nuove strategie di coinvolgimento, crescita e valorizzazione dei giovani. Nell’immediato, la due giorni del 18° congresso provinciale (29-30 marzo) alla Fiera, «sarà un momento propositivo — conclude Piccinini —, in cui rilanceremo il tema dell’accorpamento delle categorie».