Corriere della Sera (Bergamo)

LA POLITICA DEI DOPPIONI

- di Simone Bianco

Manovra dopo manovra, taglio dopo taglio, il trasporto pubblico su gomma in provincia si è ridotto a un servizio quasi esclusivam­ente per studenti. La scuola è l’ultima frontiera che però, se non cambierà la tendenza degli ultimi anni sui fondi statali che transitano dalla Regione e arrivano sul territorio sotto forma di miseria, sarà oltrepassa­ta in tempi brevi. Ora che gli amministra­tori locali sono costretti a fare i conti autobus per autobus, corsa per corsa, si rendono conto che probabilme­nte il sistema non reggeva più da decenni. Pullman che viaggiavan­o quasi vuoti in orari non di punta della giornata erano un lusso perfettame­nte normale in epoca di vacche grasse, che però è finita da tempo. Più o meno, diciamo, da quando è stato inaugurato il tram delle valli, nel 2009. Sorprende come ci siano voluti otto anni per rendersi conto che alcune linee su gomma in Val Seriana fossero dei doppioni della tranvia e, dunque, in una scala di priorità — anche di sostenibil­ità ambientale — meno necessarie di altre. Un lavoro di programmaz­ione che qualche anno fa si sarebbe potuto avviare usando il bisturi e che oggi viene fatto in emergenza con l’unico strumento rimasto, la scure. Se è vero — ed è vero — che negli ultimi anni lo Stato ha delegato agli enti locali la quadratura dei conti pubblici, tagliando molto di più di quanto non ha avuto il coraggio di fare a livello centrale, è anche vero che qualcosa è mancato alla politica, pure a quella volenteros­a del territorio, in termini di preparazio­ne e coraggio per ripensare risorse e servizi.

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