LA POLITICA DEI DOPPIONI
Manovra dopo manovra, taglio dopo taglio, il trasporto pubblico su gomma in provincia si è ridotto a un servizio quasi esclusivamente per studenti. La scuola è l’ultima frontiera che però, se non cambierà la tendenza degli ultimi anni sui fondi statali che transitano dalla Regione e arrivano sul territorio sotto forma di miseria, sarà oltrepassata in tempi brevi. Ora che gli amministratori locali sono costretti a fare i conti autobus per autobus, corsa per corsa, si rendono conto che probabilmente il sistema non reggeva più da decenni. Pullman che viaggiavano quasi vuoti in orari non di punta della giornata erano un lusso perfettamente normale in epoca di vacche grasse, che però è finita da tempo. Più o meno, diciamo, da quando è stato inaugurato il tram delle valli, nel 2009. Sorprende come ci siano voluti otto anni per rendersi conto che alcune linee su gomma in Val Seriana fossero dei doppioni della tranvia e, dunque, in una scala di priorità — anche di sostenibilità ambientale — meno necessarie di altre. Un lavoro di programmazione che qualche anno fa si sarebbe potuto avviare usando il bisturi e che oggi viene fatto in emergenza con l’unico strumento rimasto, la scure. Se è vero — ed è vero — che negli ultimi anni lo Stato ha delegato agli enti locali la quadratura dei conti pubblici, tagliando molto di più di quanto non ha avuto il coraggio di fare a livello centrale, è anche vero che qualcosa è mancato alla politica, pure a quella volenterosa del territorio, in termini di preparazione e coraggio per ripensare risorse e servizi.