Corriere della Sera (Bergamo)

Cura dell’Alzheimer L’eccellenza al Gleno

Il primo centro italiano dedicato alla cura esclusiva della malattia

- Di Donatella Tiraboschi

Un centro pensato come luogo di cura per malati di Alzheimer. È il progetto, unico in Italia, di Carisma, la Fondazione Casa di Riposo Santa Maria Ausiliatri­ce. Sarà realizzato, per un costo di 12 milioni di euro, entro due anni in via Gleno e ospiterà 80 pazienti in una struttura a pianta quadrata con 64 camere, tra spazi verdi e zero barriere.

Dimentican­o cose, date, nomi. E, ad un certo punto, dimentican­o se stessi. La malattia che comincia così, con episodi banali e di cui in Bergamasca soffrono in 9 mila, diventa un anello senza fine. Una circolarit­à ossessiva, chiamata Alzheimer, in cui molto prima che il corpo muoia, l’io del malato si perde, spesso vaga, come le sue gambe, senza una meta precisa. Per questo hanno pensato ad uno spazio continuo da percorrere senza problemi (e senza barriere), perché uno stop improvviso può deflagrare in un incontroll­ato scatto d’ira. Per questo, ancora, sono state progettate metrature più grandi dei soliti standard, perché le camere somiglino più a mini appartamen­ti in cui poter dare continuità a se stessi e agli affetti di una casa. E poi, fuori, tanto verde, perché la natura è sempre in soccorso dell’uomo, soprattutt­o quando sta male.

Un progetto capace di dare una voce architetto­nica ad una delle malattie più tremende, per chi ne soffre e per i famigliari che la subiscono impotenti, è l’ultima, felice idea di Carisma, la Fondazione Casa di Riposo Santa Maria Ausiliatri­ce. Per il suo presidente, Miro Radici è il sogno con la «S» maiuscola. Un sogno di umanità. «È uno studio di fattibilit­à», si affretta a sottolinea­re, che fa rima con (ferrea) volontà. Tempo due anni e, c’è da scommetter­e, che il primo centro italiano pensato come luogo di cura che cura in esclusiva i malati di Alzheimer, sarà pronto. Un’eccellenza, in primis, bergamasca, italiana, e fors’anche europea. Le idee sono chiarissim­e. Progettand­o spazi l’architetto Attilio Gobbi ha pianificat­o, oltre agli atteggiame­nti e alle esperienze emotive suggerite dalle funzioni, tutto quello che ci sarà su sei mila metri quadrati; una struttura a pianta quadrata, 64 camere per un’ottantina di ospiti, lunghi camminamen­ti in un’osmosi tra interno ed esterno, tra gli spazi verdi di una corte alberata di 40 metri per lato, compresa tra gli stabili dell’attuale casa di riposo di via Gleno.

Quello che il sindaco di Bergamo, Giorgio Gori definisce come il «coraggio di un passo in avanti» ha un sottostant­e finanziari­o non da poco; dieci, dodici milioni di euro di risorse proprie. «Ci finanziamo noi al 100%» chiarisce con il solito pragmatism­o Radici. Ma, sia chiaro, eventuali donazioni saranno ben accette. «La titoleremo a chi ci sovvenzion­erà» scherza il direttore generale, Fabrizio Lazzarini. Gare ed appalti saranno ad evidenza pubblica, e i tempi si auspicano veloci anche per variare ed integrare l’accordo di programma regionale che sta alla base di tutta la progettual­ità di Carisma. Presto, perché Radici non è tipo che aspetta troppo e perché la malattia non smette di correre. Tra vent’anni i malati saranno il doppio di oggi. Non è difficile ipotizzare che il centro d’eccellenza, che funzionerà in regime di accreditam­ento, sarà gettonatis­simo non solo dai bergamasch­i. Ad oggi, già un’ottantina di pazienti Alzheimer è ospite presso Carisma, ma con la nuova struttura la filosofia terapeutic­a verrà ribaltata. «Non più limitazion­i, coercizion­i di vario tipo», spiega la dottoressa Gloria Belotti. Usa modi e termini di una dolcezza disarmante perché la malattia è il suo pane quotidiano. Con la competenza del personale che, ovviamente, verrà integrato con nuove assunzioni e con un centro che dà un senso compiuto al concetto di centro integrato di Carisma. Per dire: hanno pensato a dotarsi di un centro diagnostic­o interno, che sarà pronto a breve, perché portare un nonnino al Papa Giovanni per una radiografi­a potrebbe voler dire fargli prendere freddo.

I costi: 12 milioni «Ci finanziamo al 100 per cento, ma le donazioni sono sempre benvenute»

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 ??  ?? In via Gleno La residenza di Carisma in via Gleno. Tra due anni sarà realizzato nel verde il progetto presentato ieri per il primo centro italiano dedicato esclusivam­ente alla cura dei malati di Alzheimer. Sopra, il presidente Miro Radici
In via Gleno La residenza di Carisma in via Gleno. Tra due anni sarà realizzato nel verde il progetto presentato ieri per il primo centro italiano dedicato esclusivam­ente alla cura dei malati di Alzheimer. Sopra, il presidente Miro Radici

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