Niente perizia psichiatrica Piromane a giudizio
Il gup ha respinto la richiesta di perizia psichiatrica e ha mandato a processo Luigi Bigoni, 73 anni, di Clusone, imputato di 13 roghi al Costone. È in carcere per un recente episodio, in flagranza, e attende il Riesame.
Capelli e barba neri nonostante i suoi 73 anni, ben curato, dai modi garbati: «Buongiorno, avvocato». Luigi Bigoni, di Clusone, è arrivato scortato dalla polizia penitenziaria al secondo piano del tribunale, per l’udienza preliminare in cui era imputato di 13 incendi dolosi al Costone (foto), Ponte Nossa, 7 consumati e gli altri tentati, il primo il 24 dicembre 2014 e l’ultimo l’8 aprile 2015. In carcere è finito il 30 marzo scorso, arrestato in flagranza dai carabinieri e dai colleghi forestali che da anni davano la caccia al piromane del Costone. Sospettavano di lui, ma prima non l’avevano mai colto sul fatto. Eppure lui nega tutto, il passato recente come quello remoto. Per i 13 episodi si difenderà a processo. Il suo avvocato, Gianluca Quadri, ha chiesto il rito abbreviato condizionato a una perizia psichiatrica che valuti se Bigoni abbia il profilo del piromane: non ha un movente nè un interesse preciso per colpire sempre la stessa zona, dunque, a parere del difensore, se è stato davvero lui è stato mosso da una patologia. Secondo il giudice Federica Gaudino, però, non emergono dati medici che giustifichino una perizia, quindi ha rinviato a giudizio l’imputato. Intanto Bigoni rimane in attesa della decisione del tribunale del Riesame (entro domani) sulla sua scarcerazione. È raro che un ultrasettantenne venga messo in carcere, ma il gip aveva ravvisato eccezionali esigenze cautelari. A processo, Bigoni si difenderà da una serie di indizi raccolti dai carabinieri coordinati dal pm Emanuele Marchisio: foto e celle telefoniche che lo collocano in zona in momenti compatibili con i roghi, soprattutto. A suo favore non potranno pesare due patteggiamenti per stalking ai vicini di casa e il recente arresto.