«A Bergamo sono a casa Mai pensato di lasciare»
Buona la seconda. A Rafael Toloi la prima è andata così così. Il suo anno d’esordio in Serie A (2014) si chiuse con appena cinque presenze in campionato. Alla Roma, non era riuscito a rinverdire i fasti della tradizione dei difensori brasiliani in giallorosso, da Aldair a Cafu. Per l’Atalanta Toloi è una garanzia, cui raramente Gasperini rinuncia. I tifosi lo aspettano, per uno scatto e un autografo ( foto), all’Atalanta Store di via Tiraboschi: «Sono sempre molto carini con me — dice Toloi —. A Bergamo mi sento a casa. Qui, la mia famiglia e io ci troviamo benissimo. Ho un contratto e non ho mai pensato di lasciare l’Atalanta». Amore ricambiato. Se ne è accorto anche Gasperini, che ha partecipato alle attestazioni di stima per il brasiliano, schierandolo capitano al posto di Gomez squalificato, nella partita dell’Olimpico. «Portare la fascia è stata una soddisfazione e una responsabilità. Sono contento per la fiducia che il mister mi ha dato — spiega il difensore —. Con la Roma potevamo vincere, ma loro sono forti e abbiamo conquistato un punto pesante». Dopo «due pari importanti» con il Sassuolo e la squadra di Spalletti, sabato con il Bologna (al Comunale alle 18) l’Atalanta vuole «tornare a vincere. È una partita difficile, dobbiamo giocare bene per fare risultato». A sei gare dal termine, è giusto pensare «all’Europa, che è il nostro obiettivo. Ancora non abbiamo conquistato niente». Grande rispetto per il Bologna, però la testa corre già alla sfida successiva. Quella con la Juve. Allo Store, in contemporanea alla visita di Toloi, ci sono tanti tifosi (anche bianconeri) in coda, alla ricerca degli ultimi biglietti disponibili per la partitissima di fine aprile. A coronare la stagione di Toloi, mancherebbe il gol campionato: «Ma sono contento per quelli segnati da Caldara e Masiello», difensori come lui. La sua unica rete in stagione è arrivata lo scorso agosto, in Coppa Italia contro la Cremonese. Era l’esordio in una gara ufficiale dell’Atalanta di Gasperini. Per Rafael Toloi, in quel caso, buona la prima.