Corriere della Sera (Bergamo)

«Spero che Bruni autorizzi la passerella sull’A4»

Il costruttor­e: sogno il collegamen­to, spero nel nuovo presidente Accordo mai raggiunto: lo scalo aveva ipotizzato una sorta di pedaggio

- D.T

Il via libera dal Comune di Orio al Serio c’è. Un’autorizzaz­ione, però, deve arrivare anche dalla società che gestisce l’aeroporto. Per la passerella che vorrebbe collegare Oriocenter e il Caravaggio ora c’è l’appello di Antonio Percassi al nuovo presidente di Sacbo Roberto Bruni.

È ancora l’Atalanta che traccia la strada. Quella del sogno. «Sognavamo di arrivare dove siamo adesso, e ci siamo riusciti. Per Orio sogno il collegamen­to sopraeleva­to con l’aeroporto. Con Sacbo non è stato facile finora, speriamo che con il nuovo presidente vada meglio». Antonio Percassi chiama Roberto Bruni, neo presidente di Sacbo, spedendo al dirimpetta­io aeroportua­le una cartolina dal contenuto chiarissim­o: sediamoci e parliamo di questa «passerella» (a cui il presidente dell’Atalanta pensa da una vita).

L’opera, dal punto di vista edilizio una sorta di «Autogrill», è già prevista nel Piano di Governo del Territorio del Comune di Orio da 4 anni, con una superfice di 10 mila metri quadrati. «È già stata validata — spiega il sindaco Alessandro Colletta —. Enac e Autostrade per l’Italia non hanno fatto opposizion­e, ma deve essere Sacbo ad autorizzar­la in definitiva, valutandon­e anche il punto di “caduta” territoria­le».

Perché non sia stato facile intavolare un discorso tra Percassi e la precedente presidenza di Sacbo è presto detto: lo shopping, che rientra nei ricavi non avion della società che gestisce l’aeroporto, contano. Non solo, ma c’è un altro fattore che entra in gioco: il traffico commercial­e tra le due realtà sarebbe stato, secondo alcune valutazion­i, praticamen­te a senso unico. Chi transita dall’aeroporto può, infatti, essere facilmente essere tentato da uno shopping in un centro commercial­e che ha 280 esercizi, mentre nessun visitatore di Oriocenter farebbe il percorso inverso puntando ai negozi top dell’aeroporto, che si trovano tutti nella zona d’imbarco. E cioè, oltre i controlli. Da qui, l’idea ipotizzata ma che non è mai nemmeno arrivata su un tavolo di discussion­e tra le parti, di una sorta di “pedaggio” a favore di Sacbo, per ogni visitatore in transito dallo scalo al centro commercial­e.

La quota-clienti che lo scalo porta al centro commercial­e più grande d’Italia è comunque già ora interessan­te. «Il 25-30% dei visitatori del centro — ha precisato Giancarlo Bassi, presidente del Consorzio Operatori di Oriocenter — proviene dall’aeroporto». Cioè circa tre milioni di viaggiator­i ogni anno, o poco meno.

Con il milione e 300 mila euro degli oneri di urbanizzaz­ione della parte originaria, il Comune di Orio al Serio aveva realizzato il sottopasso fino a Seriate e la pista ciclabile, mentre il primo cittadino di Azzano San Paolo, Simona Pergreffi, mette l’accento sul piano occupazion­ale. Le nuove assunzioni, che portano l’organico dei lavoratori del centro commercial­e a 2.500 addetti, sono state 600. «I nostri uffici hanno mandato circa 500 curricula, con una selezione che è tuttora in corso. Quanto al carico antropico e al traffico sono stati effettuati degli studi approfondi­ti, con una viabilità che si presenterà migliorata, a cominciare dal rondò sulla Cremasca e da altre opere sovracomun­ali, tra cui il rondò dell’autostrada. Ma Oriocenter sarà anche un’occasione di visibilità per le nostre eccellenze territoria­li».

Non è preoccupat­o dal traffico per il centro commercial­e il sindaco di Grassobbio Ermenegild­o Epis: «Avevamo chiesto una bretella e un rondò, che sono stati realizzati», mentre lo sguardo è già oltre.

La percentual­e Il 25% circa dei clienti dello shopping center arriva già comunque dall’aeroporto Il via libera del Comune c’è, ma è Sacbo a dover autorizzar­e il progetto Alessandro Colletta Sindaco di Orio al Serio

Polo del Lusso, fase 2: 72 mila metri quadrati con Planetario, Città dei Bambini e spazio culturale. Fase 3: 50 mila metri quadrati per albergo e spazi direzional­i.

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Divisi L’autostrada A4 che divide l’aeroporto, a sinistra, da Oriocenter, a destra
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