Corriere della Sera (Bergamo)

Rapisce il cane del collega

- A.D.L.

Una donna brasiliana di Urgnano è stata arrestata per rapina, dopo aver portato via il cane a un collega. Ma in aula ha lanciato le sue accuse: «Lui ha fatto sparire la mia cagnolina, speravo di trovarla a casa sua».

La sua è sembrata una rapina senza senso, con tanto di complici, almeno fino a quando ha iniziato a parlare di fronte ai giudici: Marlene Beto Da Silva, brasiliana di 45 anni di Urgnano, ausiliaria nella casa di riposo del paese, ha spiegato di aver portato via il cane di un collega, lunedì sera, perché «lui ha fatto sparire il mio e non mi dice dove è finito». Una ripicca, quindi, una vendetta, «perché io l’ho anche denunciato per truffa e per furto». Una vicenda per cui non è bastato il giudice monocratic­o, ieri in tribunale. Ce ne sono voluti tre, perché la rapina era aggravata dal concorso con altre persone, complici non ancora identifica­ti.

Tutto inizia lunedì sera, quando i carabinier­i ricevono una chiamata da un dipendente della casa di riposo di Urgnano che vive al Villaggio degli Sposi, a Bergamo. L’uomo indica, con tanto di nome e cognome, la collega brasiliana che è arrivata a casa sua con altri due individui che l’hanno bloccato, mentre lei gli portava

via il cane e il cellulare. I militari allertano i colleghi di Urgnano, che arrestano la Da Silva nella sua abitazione. Ma proprio lei, al momento della convalida davanti al collegio di giudici presieduto da Antonella Bertoja, punta a ribaltare il quadro: «L’ho già riferito ai carabinier­i», dice in lacrime, singhiozza­ndo. «Il collega mi aveva detto che faceva parte di un’associazio­ne, dell’Enpa, e che poteva provare a tenere il mio cane, un pincher, in vista del mio viaggio in Brasile a giugno...una prova».

Un altro cane, quindi, che «si chiama Layla», e non è quello rapito lunedì sera. L’imputata spiega di aver consegnato Layla al suo collega nella giornata del 13 maggio, ma di non averla più rivista. «Chissà dove è, lui non vuole ridarmela. Lavoro con lui da un anno ma non vuole saperne. Io l’ho denunciato per truffa e furto, ma non è servito. Poi qualche giorno fa sono andata dalla veterinari­a, che mi ha detto di aver visto il collega con Layla e allora mi sono arrabbiata. Sono andata a casa sua, speravo di ritrovare la mia cagnolina, e invece alla fine ho portato via il suo cane». I giudici hanno comunque convalidat­o l’arresto per rapina, senza disporre misure cautelari. Mentre sul caso del pincher scomparso proseguono gli accertamen­ti dei carabinier­i, per verificare se davvero la donna brasiliana volesse solo darlo in prova al collega.

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Di razza L’imputata sostiene che le sarebbe stata sottratta una femmina di pincher

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