Brembo Ski, Foppolo e Valleve convocati dalla Corte dei Conti
Lumi su debiti e fallimento. La prefettura diffida Cattaneo: bilancio in 20 giorni
Foppolo e Valleve, sei chilometri di distanza e un peso comune: il fallimento della Brembo Super Ski, la società degli impianti di sci. Con carichi diversi. Per il primo pari al 75% delle quote, per il secondo (con Carona) delle rimanenti. Santo Cattaneo, sindaco di Valleve, era il presidente. Beppe Berera, sindaco di Foppolo, secondo la procura era l’amministratore di fatto. Entrambi sono stati convocati dalla Corte dei conti, sezione controllo. Le due determine distinte con cui si affidano allo stesso avvocato, Francesco De Riva Grechi di Roma, «per la soluzione dei problemi che possono sorgere tra l’amministrazione comunale e la Corte dei Conti», fanno riferimento ad un’ordinanza istruttoria con cui i giudici contabili hanno chiesto lumi sui rendiconti del 2013, 2014 e 2015. I bilanci.
Se, in generale, per i comuni può trattarsi di chiarimenti di routine, per le due amministrazioni valligiane significa dover spiegare il fallimento della società degli impianti, anche. Privata, ma con capitale pubblico. Berera e Cattaneo, assistiti dall’avvocato, l’hanno dovuto fare ieri pomeriggio nell’adunanza della Corte regionale che aveva contestato il mancato rispetto del limite di indebitamento, il reiterato ricorso
ad anticipazioni di tesoreria (che significano interessi da pagare) e, appunto, le criticità della Brembo Super Ski. Quote, spese, fallimento e come i Comuni pensano di recuperare i soldi. Secondo un primissimo conteggio, 4 milioni
per Foppolo e 1,7 per Valleve. Le cifre precise sono però in fase di definizione da parte del collegio dei curatori fallimentari. Le strade per recuperarli sono due. Quella classica, insinuarsi nel passivo cioè mettersi in fila tra i creditori. Foppolo avrebbe un piano B. Rimettere in sesto i conti in tre anni, anche rientrando in possesso di beni dati in comodato d’uso alla società e da concedere a terzi. Prima bisogna vedere la mole del passivo (almeno 19 milioni) e la lista dei creditori. Ora la Corte regionale relazionerà al Consiglio regionale e ai giudici contabili nazionali: allo stato non risultano sanzioni o altri provvedimenti. Questo, al netto dell’indagine del pm Gianluigi Dettori sull’incendio doloso delle seggiovie e sulla turbativa d’asta in cui entrambi i sindaci sono indagati.
Per Valleve c’è un altro guaio, il bilancio. Se non verrà approvato nel giro di 20 giorni, rischia di essere commissariato. La prefettura ha inviato una diffida e per domani ha convocato Cattaneo. Per salvarsi serve un’accelerata e che fili tutto liscio. L’approvazione era saltata il 22 aprile per mancanza del numero legale e per il peso del parere negativo del revisore dei conti Margherita Molinari. Un nuovo consiglio comunale verrà convocato a breve. All’ordine del giorno le controdeduzioni alla bocciatura, il via libera al piano economico e, probabilmente, la revoca del revisore stesso.
Tre rendiconti Ieri l’adunanza per chiarire quote e indebitamenti 2013, 2014 e 2015 Piano di rientro Foppolo conta di ripianare le perdite in tre anni e spera ancora negli impianti