Corriere della Sera (Bergamo)

Lega, sequestrat­i 400 mila euro

Si apre il raduno di Pontida, il Carroccio in difficoltà per i provvedime­nti decisi dalla magistratu­ra

- di Pietro Tosca

La Lega si prepara a una Pontida amara, dopo il sequestro dei conti seguito alla sentenza di primo grado della vicenda Bossi-Belsito. Gran parte della festa era stata già pagata, ma c’è l’urgenza dei soldi che si pensava di investire nella campagna per il Sì al referendum. Sul conto corrente della sezione bergamasca sono stati bloccati 400 mila euro «soldi risparmiat­i in 25 anni, un euro alla volta», spiega il segretario provincial­e Daniele Belotti.

Il referendum di ottobre doveva essere al centro del raduno di Pontida in programma domenica. Invece la scaletta dell’evento sarà rivoluzion­ata. Ancora non si sa bene come ma la sensazione è che la Lega costruirà un evento in cui a tenere banco sarà il sequestro giovedì pomeriggio dei conti correnti (causato dalla sentenza di primo grado nel processo Bossi-Belsito). Il sequestro, infatti, ha lasciato senza un soldo il movimento e già giovedì pomeriggio Matteo Salvini ha tuonato, carico di rabbia, in una conferenza stampa con i vertici dei gruppi parlamenta­ri a Roma.

Mentre il Carroccio è ancora sotto choc, a Bergamo si deve pensare all’organizzaz­ione dell’evento: «Per fortuna molte delle spese per di domenica — chiarisce Daniele Belotti, segretario provincial­e bergamasco — le avevamo già anticipate. Le forniture e altro per questo tipo d’iniziative si pagano in anticipo». Bergamo è una delle sezioni più colpite dal provvedime­nto della magistratu­ra. Belotti durante i direttivi provincial­i aperti al pubblico non manca mai di illustrare i conti e conclude con orgoglio dando i numeri del tesoretto accumulato dalla Lega bergamasca: «Sul conto corrente abbiamo circa 400 mila euro — racconta Belotti —. Sono soldi risparmiat­i in 25 anni, un euro alla volta. Sono il frutto del tesseramen­to, delle donazioni e soprattutt­o del lavoro dei volontari alla trentina di feste che organizzia­mo tutti gli anni».

Se domenica la festa è assicurata, è forte invece la preoccupaz­ione per la gestione del partito. «Ci siamo accorti che il conto era bloccato venerdì mattina — spiega ancora il segretario provincial­e —. Dovevamo fare alcuni pagamenti ma il direttore della filiale ci ha detto che il giorno prima erano passati i finanzieri. Ho subito avvertito il segretario nazionale della Lombardia Paolo Grimoldi e poi a cascata i membri del direttivo provincial­e. Ora non sappiamo come muoverci. La sezione provincial­e tra affitti (la Lega non possiede immobili), gli stipendi di due dipendenti parttime, i volantini e i manifesti, ha una gestione ordinaria che arriva a circa 100 mila euro l’anno».

A questi vanno poi sommate le spese quando c’è di mezzo una campagna elettorale. «Al momento non sappiamo nemmeno come pagare una bolletta — si cruccia Belotti — ma la nostra urgenza sono le decine di migliaia di euro che avevamo deciso di investire per sostenere il Sì al referendum regionale. Quello è la nostra ragione di vita. Sono trent’anni che lo aspettavam­o. Adesso bisognerà inventare qualcosa».

Belotti racconta poi di come il suo telefono nelle ultime ore non abbia smesso di suonare: «Un sequestro cautelativ­o di questo tipo non è certo frequente dopo una sentenza di primo grado — dice —, la gente lo ha capito ed è arrabbiata. Mi chiamano imprendito­ri, volontari oltre che iscritti e militanti. Tutti vogliono dare una mano e si dicono pronti a darci un sostegno ma è tutto fermo. Non possiamo mica andare in giro con valigette piene di contanti e se apriamo un altro conto magari finisce sotto sequestro anche quello».

Una batosta che però per Belotti avrà un effetto politico boomerang. «Quanto successo mi carica ancora di più — spiega — e come me moltissimi dei 5 mila iscritti bergamasch­i. Quando ti attaccano così, è in passato ci è capitato più volte, viene fuori la Lega vera, quella che ci crede e non molla. Abbiamo superato difficoltà di ogni tipo e possiamo superare anche questa. Ci rafforzerà ancora di più».

In attesa Aspettando di fare ricorso, i leghisti non possono pagare nemmeno le bollette

Quei 400 mila euro sono soldi risparmiat­i nell'arco di 25 anni grazie al tesseramen­to e soprattutt­o con gli incassi delle feste Daniele Belotti

segretario Lega

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Il cantiere Il palco per il raduno leghista sul pratone di Pontida. Ieri pomeriggio sono iniziate le operazioni di montaggio della struttura
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