Atalanta tra Var e turnover da primato
Per spingere al massimo in campionato e in Europa League, Gasperini si è affidato a un ampio turnover. Anche a Verona contro il Chievo (nella foto, Gomez), mentre al Bentegodi l’arbitro si è affidato per tre volte alla Var: croce e delizia per i nerazzurri.
Gian Piero Gasperini ha due figli e, al contrario della maggior parte dei genitori, sta dimostrando di non avere un pargolo preferito. Il tecnico atalantino ha fatto seguito a quanto dichiarato durante il ritiro e cioè che avrebbe provato a fare bene sia in campionato che in Europa. Per molti quelle erano frasi di circostanza. Inseguivano un’utopia. Almeno per i nerazzurri. Perché l’Atalanta non è una corazzata. Non è una Juventus in grado di dominare in Italia e di arrivare in fondo anche sul continente. L’Atalanta rimane una provinciale, un club che cerca di tenere i conti in regola, che è «costretto» a vendere i propri talenti e che ogni anno deve «inventarsi» mezza rosa. Il dubbio riguardava proprio quella decina di nuovi acquisti ingaggiata pochi mesi fa. Saranno calciatori da Atalanta? Dubbio che Gasperini non ha mai avuto. E con lui la società che li ha pescati grazie a un lavoro instancabile di scouting.
Il tecnico sa benissimo che per il suo modo di intendere il football, iperaggressivo, ha bisogno di uomini che stiano bene fisicamente. Di più, che siano in forze. Per questo il turnover è l’unica medicina per cercare di puntare ad avere ritmo. Medicina che di solito si accompagna al rischio di effetti collaterali: qualità del gioco inferiore, risultati sotto la media. L’Atalanta ingurgita lo sciroppone ad ampie dosi. Gasp ha schierato in campionato 18 giocatori, ben 17 utilizzandoli dal primo minuto (contro il Chievo ha cambiato pure il portiere). Solo Juve, Genoa e Benevento hanno scelto di partire con più giocatori diversi. E la medicina non ha effetti collaterali. Almeno a Bergamo, considerato che l’Atalanta si ritrova prima nel girone di Europa League avendo dominato l’Everton e in Serie A ha un punto in più rispetto l’anno scorso. Senza contare che queste quattro lunghezze in classifica, considerando come ha giocato — anche due giorni fa a Verona — le vanno molto strette.
Moviola in campo
La gara con il Chievo è stata, a oggi, la più condizionata dalla moviola in campo in tutta la Serie A. I nerazzurri sono stati messi alla prova psicologicamente dall’aiuto arbitrale. Non era semplice continuare a giocare con convinzione e inten-
Dal primo minuto solo Juve, Benevento e Genoa hanno utilizzato più calciatori diversi
Gasperini e l’uso del turnover per affrontare con tutte le forze Serie A ed Europa League: sono diciassette i giocatori utilizzati come titolari
sità dopo aver subìto, nel giro di 50 minuti: un rigore prima concesso e poi annullato dalla Var, un gol prima concesso e poi annullato dalla stessa tecnologia, il vantaggio del Chievo con un tiro della domenica di Bastien. Insomma, il dio del calcio non era propriamente dalla parte dei ragazzi di Gasperini che non hanno mollato e hanno continuato ad attaccare trovando il gol su rigore (anche questo concesso dalla Var).
Insomma, oltre il gioco, la personalità. Che dovrà dimostrare anche domani sera contro il Crotone. Una vittoria con i calabresi sistemerebbe definitivamente la classifica e darebbe nuovo slancio in vista delle sfide con Fiorentina e Lione. Per farlo Gasperini continuerà a maggior ragione con il turnover avendo a disposizione quasi tutta la rosa. Gosens e Cornelius hanno recuperato. Spinazzola no, ma sarà pronto per la gara del Franchi.