Aggressione in ospedale, ora gli sceriffi
Seriate, dà in escandescenze al pronto soccorso: feriti un medico e tre infermiere
Un mese fa c’era stata la maxirissa fra due fazioni di indiani, e subito dopo 150 firme raccolte dai dipendenti per ottenere un servizio di vigilanza. Servizio che al Pronto soccorso dell’ospedale di Seriate arriverà dopo ciò che è avvenuto l’altra notte. Quando un senegalese con problemi psichici che pretendeva di essere visitato subito ha aggredito un medico e tre infermiere a pugni, calci e morsi.
Ha preso a pugni e calci un’infermiera, ne ha ferite altre due, ha anche morso un medico. Tutto perché non voleva aspettare il suo turno per farsi medicare. Dopo la rissa fra indiani di un mese fa, torna il problema della sicurezza al pronto soccorso dell’ospedale di Seriate. Che ora sta per prendere delle contromisure, e dai prossimi giorni istituirà un servizio di vigilanza. Già da oggi o al massimo da domani per le ore notturne, poi si passerà alle 24 ore.
A seminare lo scompiglio è stato un senegalese di 38 anni abitante a Chiuduno con problemi psichici finora mai evidenziati. Domenica pomeriggio è arrivato al Pronto soccorso per un problema a un ginocchio. Dimesso alle 20, ha cominciato a urlare perché non riusciva a contattare il servizio taxi per tornare a casa. In qualche modo è arrivato a Chiuduno, ma all’1.30 si è fatto riportare in ospedale in ambulanza, pretendendo di venire visitato subito e piazzandosi nel settore riservato alle medicazioni. Quando hanno cercato di farlo uscire si è scatenato, prendendo computer, tastiere e monitor e tirandoli addosso ai presenti, ribaltando un lettino e infine scagliandosi contro un’infermiera ferendola a un ginocchio e a una mano. Un medico ha cercando di fermare l’aggressore e mettere in salvo la donna, ma ha ricevuto una serie di pugni al volto e a un braccio, è stato morso alla testa e gettato a terra. Il senegalese era ormai scatenato e se l’è presa con chi gli capitava a tiro: ha colpito al naso e all’occhio destro una seconda infermiera e ha preso a pugni e a calci al volto una terza. Solo a questo punto è stato bloccato su un lettino, da dove ha però continuato a tirare oggetti fino all’arrivo dei carabinieri. L’uomo è stato portato nel reparto di Neurologia e infine trasferito all’ospedale di Alzano con un trattamento sanitario obbligatorio. È stato denunciato per lesioni. Le ferite riportate da medico e infermiere guariranno nel giro di una decina di giorni. Ora la direzione dell’ospedale ha contattato un’agenzia di vigilanza, che farà partire il servizio di sorveglianza. «Il problema delle intemperanze da parte di pazienti o accompagnatori — si legge in una nota dell’ospedale — non è semplicemente risolvibile con un’eccessiva restrizione nell’accesso all’ospedale (per ovvi motivi di difficile coesistenza tra la sicurezza e la necessità di poter lavorare con elasticità e serenità) ma è un problema di coscienza sociale (o, come si usava dire un tempo, di educazione civica)».