Corriere della Sera (Bergamo)

Via le bandiere dei sindacati E spuntano quelle catalane

Fara d’Adda, protestano Cisl e Cgil. A Covo e Spirano spuntano quelle della Catalogna

- M.Ca

C’è chi toglie le bandiere dai municipi e chi le mette. Il primo è il sindaco di Fara Gera d’Adda, che domani toglierà di mezzo quelle di Cisl e Cgil che da un mese stanno protestand­o per una questione di premi di produttivi­tà non pagati ai dipendenti. E i sindacati stanno già protestand­o. I Comuni leghisti di Spirano e Covo hanno invece affisso bandiere catalane come solidariet­à con la lotta della Catalogna per l’indipenden­za dalla Spagna.

Al municipio di Fara Gera d’Adda si consuma una guerra sulle bandiere. Mentre A Covo e Spirano se ne issano delle altre come segno di solidariet­à.

A Fara si tratta delle bandiere sindacali, che sono state tolte dal sindaco Armando Pecis, mentre Cgil e Cisl, già sul piede di guerra, sono insorte. A fine agosto era scoppiata la contesa col Comune per il mancato pagamento dei premi di produttivi­tà. L’amministra­zione si è difesa: la sospension­e, in sintesi, è motivata dalla volontà della Giunta di approfondi­re il calcolo di quegli importi, dopo le perplessit­à dei segretari, con una consulenza esterna. Da questo fronte se n’è spalancato un secondo, all’annuncio che i vessilli sarebbero stati staccati dalla Polizia Locale. Il provvedime­nto scatterà domattina.

«Le bandiere sindacali sono state posizionat­e in modo da non arrecare danno alla segnaletic­a stradale e alla viabilità — tuonano Dino Pusceddu (Cgil) e Stefano Mongiello (Cisl), che chiedono un incontro al prefetto —. È più grave che in un posto di lavoro pubblico si compiano degli abusi. Il comportame­nto del sindaco è un evidente, sprezzante e preoccupan­te tentativo di soffocare una proposta democratic­amente intrapresa dai lavoratori». Pecis si richiama a ragioni istituzion­ali: «Possono benissimo protestare, tant’è vero che i comunicati non verranno toccati. Ma il ministero dell’Interno prescrive si possa esporre solo la bandiera europea oltre a quella italiana: il resto è anticostit­uzionale. In prefettura nessuno mi ha detto il contrario. È una questione di buon senso: il palazzo comunale non è mica la Mirafiori o l’Italsider».

Ma nel frattempo delle bandiere a strisce gialle e rosse sono spuntate sui palazzi municipali di Covo e Spirano. Sono state messe come segno della solidariet­à delle amministra­zioni leghiste dei due paesi alla lotta della Catalogna per l’indipenden­za dalla Spagna.

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Gialloross­a La facciata del Comune di Spirano con la bandiera della Catalogna

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