Corriere della Sera (Bergamo)

QUANTO PESA LA PIAZZA

- di Simone Bianco

Sono tanti o sono pochi i 30 mila voti con i quali Luigi Di Maio è stato indicato candidato premier del M5S? Difficile. Intanto nella politica bergamasca ci si avvelena sui 250 (forse 200, forse 300) partecipan­ti alla manifestaz­ione di sabato. Il corteo partito dal Comune è passato dal cantiere di via Fara, luogo simbolo dello scontento nei confronti delle scelte della giunta Gori. Dietro ai No Parking Fara manifestan­ti con motivazion­i disparate, da alcuni dei comitati che si battono contro il rumore dell’aeroporto al piccolo gruppo che si è speso contro la vendita del Principe di Napoli. Bandiere dei No Tav e di Rifondazio­ne Comunista (sì, è il 2017) e di organizzaz­ioni di quell’area, come l’Unione Inquilini. In fondo, solitario, il consiglier­e comunale dei cinquestel­le Marcello Zenoni. Quasi mai, negli anni di questa amministra­zione, in città il confronto su questioni amministra­tive è stato così acido, come sta succedendo sul caso di via Fara. Il comitato non si rassegna al fatto che, dopo le 6 mila firme, nemmeno la marcia di sabato basti a fermare il cantiere. La discussion­e sui numeri della protesta potrebbe continuare in eterno ma non avrebbe senso. Il problema non è tanto di quantità, ma di qualità: la manifestaz­ione di sabato non è riuscita ad andare molto oltre i confini dei gruppi che già in questi mesi si sono spesi sulla vicenda. Un po’ poco per aspettarsi che il sindaco riveda le proprie decisioni. Sarebbe però altrettant­o superficia­le, da parte della giunta, pensare che il malcontent­o per un’opera critica sotto vari aspetti si limiti a chi sabato era in piazza.

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