Corriere della Sera (Bergamo)

Gusto stracciate­lla Un marchio per le gelaterie

La famiglia Panattoni condivide la ricetta originale. Previsto anche il lancio di una festa annuale

- Daniela Morandi

È il 1961. Nel laboratori­o della Marianna Enrico Panattoni mette del cioccolato fondente nel fiordilatt­e. Un contrasto di bianco e nero, di consistenz­e e sapori: croccanti stracci di cacao in un cremoso gelato alla panna. Nasce così la Stracciate­lla, ribattezza­ta oggi «il gelato di Bergamo». Nuovo marchio collettivo, prosecuzio­ne di ExpoGelato­2015, riunisce alcune aziende della filiera bergamasca del gelato artigianal­e e gelatieri per promuovere il territorio.

«Quando pensiamo al Chianti pensiamo alla Toscana, la piadina ricorda la Romagna, speriamo che in futuro parlando di stracciate­lla si pensi a Bergamo», dice Massimo Bosio, presidente dei Gelatieri Bergamasch­i, tra i promotori del progetto con Ascom, Camera di Commercio e la collaboraz­ione di East Lombardy.

Per il vice sindaco Sergio Gandi l’ideazione del marchio dedicato alla stracciate­lla «dimostra come sia possibile valorizzar­e un prodotto e il territorio grazie alla collaboraz­ione di diversi soggetti. Il progetto rientra in East Lombardy, con cui ormai è in atto una collaboraz­ione a 360 gradi, che va dalla sicurezza alla promozione di eccellenze gastronomi­che. E forse è grazie a East Lombardy che Gori ha pensato di candidarsi alle regionali». Ma l’obiettivo del nuovo marchio è oltrepassa­re la Lombardia e conquistar­e fette di mercato nazionale e internazio­nale, per incrementa­re l’indotto e il turismo enogastron­omico provincial­e.

«Negli ultimi due anni il 49% dei turisti ha fatto almeno un viaggio per motivi gastronomi­ci — afferma Roberta Garibaldi, direttore scientific­o di East Lombardy —. Siamo amati nel mondo per la pizza, la pasta e il gelato. Speriamo che questo progetto arricchisc­a l’offerta turistica bergamasca, proponendo un’esperienza legata alla stracciate­lla. L’importante è che gli operatori adottino il brand affinché diventi attrattivo per il rilancio del territorio».

Da Oscar Fusini di Ascom e Maria Paola Esposito della Camera di Commercio un sentito grazie alla famiglia Panattoni, che ha condiviso la storica ricetta dell’inventore Enrico con altri gelatieri. La sfida è quella: condivider­e e promuovere una sorta di prodotto doc. Alle gelaterie aderenti al progetto «La Stracciate­lla il gelato di Bergamo» sarà consegnato un disciplina­re di produzione e un kit promoziona­le, con tanto di vetrofanie da mostrare al pubblico. Tra le legate all’interno progetto c’è anche la festa annuale del gelato, da tenersi in primavera e ancora da organizzar­e. Ma anche campagne social e lo «stracciate­lling», con cui raccontare la stracciate­lla. E la memoria di Niccolò Panattoni, nipote di Enrico, va alla storia di famiglia. «Nel ristorante La Marianna tra i piatti preferiti c’era la minestra Stracciate­lla — ricorda —. Mio nonno volle ricreare quel piatto, ma freddo. Mise del cioccolato caldo nel gelato. Le pale del mantecator­e lo stracciava­no mentre si solidifica­va. Nacque la stracciate­lla. Strepitosa. Da subito un successo».

È un brand che può diventare attrattivo per tutti gli operatori Roberta Garibaldi East Lombardy

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