Corriere della Sera (Bergamo)

Ruggito continenta­le

Il Papu su punizione agguanta i francesi Gasp cambia in corsa e Berisha è decisivo

- Andrea Losapio

Buona anche la seconda. L’Atalanta pareggia contro il Lione per 1-1 al Groupama Stadium, in una serata di sofferenza. La prima trasferta dopo ventisei anni in Europa, con Gomez che risponde all’iniziale vantaggio di Traoré.

Gasperini non cambia l’assetto della gara contro l’Everton, con Cristante a galleggiar­e tra la linea di attacco e la difesa, modificand­o l’undici solamente con il rientro di Spinazzola, sulla sinistra al posto di Castagne, e Caldara, che a Reggio Emilia era appena rientrato da uno stop e quindi precauzion­almente in panchina, per Toloi. Dall’altra parte Bruno Génésio, allenatore nato a Lione e cresciuto all’interno della società, decide di lasciare un’altra volta Memphis Depay in panchina, nonostante sia uno dei volti copertina.

L’ultima a vincere in Europa al Groupama Stadium è stata la Juventus, un anno fa, pur soffrendo terribilme­nte. Ed è facile capire il perché: il Lione impone ritmi forsennati e il risultato è che Petagna, che di solito protegge bene il pallone, perde la sfera sul pressing di Ndombele: il gioco si capovolge, Traoré va al tiro sul secondo palo, deviato fuori dallo specchio. Decisament­e all’interno, invece, il siluro di Mariano — il centravant­i — al sedicesimo, con Berisha bravo e fortunato ad arrivarci nell’allungo, spedendo in angolo.

Sembrerebb­e il preambolo per il gol, ma cinque minuti dopo è Hateboer a divorarsi il vantaggio. Spinazzola manda per le terre Tete e spedisce sul secondo palo, trovando l’ex Groningen: l’impatto con il pallone, anziché di fronte, è di tempia e, da un passo, la palla sfila malinconic­amente larga. L’arbitro Slabert grazia, in sei riprese, Palomino, Cristante (tre volte) e de Roon (due) finché quest’ultimo, per somma di infrazioni, vede sventolars­i il cartellino giallo.

L’occasione bergamasca sembra un fuoco di paglia, perché Mariano impegna severament­e Berisha con un concorde su punizione, poi Tousart, sull’angolo seguente, colpisce la traversa prima che una carambola su Hateboer consegni il pallone al portiere atalantino. La gragnuola di tiri verso la porta nerazzurra non si ferma mai, con Mendy (due volte) e Tousart che fanno urlare alla rete. Al quarantaci­nquesimo Fekir svela perché gioca nella nazionale francese ubriacando de Roon e centrando per il tacco di Traoré: miracolo di Berisha che non può far nulla sul tap-in successivo. Uno a zero per il Lione, risultato più che corretto per quanto visto nella prima frazione.

Tanto che Gasperini toglie Cristante, il peggiore in campo, per inserire Castagne e allargare Hateboer nel tridente, giocando 3-4-3. Petagna può calciare verso la porta, finalmente, ma Morel devia in angolo. Poco dopo Gomez, pescato in area, si attarda e viene contrastat­o da un difensore avversario, pur avendo la possibilit­à di calciare un rigore in movimento. Qualcosa però è cambiato, lo si vede dai ritmi e dalle occasioni: Caldara viene messo giù al limite da Tete, il gioco a due tra Gomez e Freuler porta l’argentino a bucare la barriera e sull’1-1 il risultato, al minuto 56.

Lo spazio per esultare lo ha anche Caldara, quando chiude la porta a Mariano, così come Castagne fa con Tete. Nella lista dei miracoli c’è pure quello di Berisha, a quindici dal termine. È l’ultimo brivido per i bergamasch­i in una serata europea (la seconda) da incornicia­re.

 ??  ?? L’impresa Sopra,: i giocatori dell’Atalanta, con il Papu davanti a tutti, festeggian­o sotto la curva dei tifosi bergamasch­i subito dopo il grande gol di Gomez. A fianco, da sinistra: Masiello contrasta un tentativo di Mendy; i giocatori del Lione dopo...
L’impresa Sopra,: i giocatori dell’Atalanta, con il Papu davanti a tutti, festeggian­o sotto la curva dei tifosi bergamasch­i subito dopo il grande gol di Gomez. A fianco, da sinistra: Masiello contrasta un tentativo di Mendy; i giocatori del Lione dopo...
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 ??  ?? Grinta Gomez lanciato all’attacco
Grinta Gomez lanciato all’attacco

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