Peggiorano i dati in metà delle centraline che monitorano i livelli acustici attorno al Caravaggio
Intanto il rumore aumenta (ma non ad Azzano)
Peggiora, nel giro di un anno, il livello di rumore provocato dagli aerei nella metà delle centraline installate da Sacbo per monitorare i decibel ai quali è sottoposto chi vive attorno all’aeroporto. Lo dicono gli ultimi dati appena resi disponibili, quelli di luglio: la situazione peggiora rispetto allo stesso mese del 2016 in via Linneo a Colognola, passata da 61,4 a 62 decibel medi con le punte massime salite da 63,4 a 63,6; in via Quasimodo a Campagnola, da 62,8 a 64 e con i massimi da 65 a 66,2; e in via delle Groane a Bagnatica, dove si è passati da 67,5 a 68, con i massimi scesi però da 69,8 a 69,5.
La situazione non è però negativa dappertutto. Sono stabili i dati che arrivano dalla centralina di via XXV Aprile a Orio, rimasti fermi sulla soglia dei 60 decibel tondi, e con le punte massime scese da 62,5 a 62. E sono addirittura migliorati i rilievi dell’impianto di via XXIV Maggio ad Azzano, calati da 57,9 a 56,3 decibel, anche se le punte massime sono aumentate da 65 a 66,1. Stabili rispetto al luglio dello scorso anno anche i valori rilevati in via Basse a Seriate, che fa comunque registrare i dati più alti: 68,9 decibel di media e una massima da record a 70,7 (che però era ancora più alta, a 71,5, l’estate precedente). Non si possono infine fare i raffronti con via Canovine, in città, la cui centralina è stata spenta per la presenza di un cantiere che falserebbe i dati.
Duro il commento di Gianluigi Mologni del Comitato aeroporto di Campagnola: «Si sono sprecati due anni a discutere di rotte per salvare Colognola (senza salvarla) peggiorando invece drasticamente nella quasi totalità dei comuni dell’area aeroportuale e numerosi quartieri di Bergamo». Il Comitato lamenta l’assenza di centraline in quartieri come Malpensata, Villaggio degli Sposi e San Tomaso, coinvolti nelle nuove rotte, considerate «uno specchietto per le allodole, per sottacere il non rispetto dei limiti di sviluppo dell’aeroporto, mantenere gli intollerabili voli notturni e dimenticare gli obbligatori piani di Verifica ambientale strategica e Verifica d’impatto ambientale».