Corriere della Sera (Bergamo)

Guida da sola e parla al conducente All’Urban center l’auto del futuro

La Bmw sponsor di BergamoSci­enza espone la Next 100 Vision, il modello dei prossimi cent’anni Il festival apre domani al Donizetti: «Divulghiam­o la conoscenza per una società migliore»

- di Matteo Castellucc­i

Il futuro dell’automobile è dietro la prossima curva: nell’arco di un triennio, la fantascien­za lascerà i reparti di ricerca e passerà all’asfalto. Bmw ha scelto l’Urban Center — in omaggio a BergamoSci­enza, di cui il colosso bavarese è sponsor dal 2010 — per l’anteprima italiana della Next 100 Vision, il modello elettrico che ispirerà le serie in vendita fra qualche anno.

Il prototipo rinnova un taglio sportivo, affilato da una livrea dorata e luccicante. Le porte, quattro, si aprono verso l’alto. La macchina si parcheggia da sola: se l’autista scende, è in grado di cercare in autonomia anche il posteggio. E guida da sola: quando il conducente è stanco, comprime verso sinistra la cloche rettangola­re e si attiva il pilota automatico. «A quel punto è come viaggiare in treno, si può leggere o guardare un film — racconta Julia de Bono, a capo del Brandvisio­n design di Bmw —. All’interno non ci sono bottoni, non servono: basta parlare con la vettura».

All’esterno, invece, una luce verde segnala ai pedoni, inquadrati dai sensori, che possono attraversa­re in sicurezza. Nell’abitacolo, pulito e minimal, non compaiono schermi. Per evitare distrazion­i, ogni informazio­ne è proiettata nel campo visivo del parabrezza e un sistema di triangoli, color «neon orange», emerge in 3D dal cruscotto quando serve richiamare l’attenzione del guidatore, che è monitorato in tempo reale, grazie al dialogo con il telefonino, dai parametri vitali alla concentraz­ione. La carrozzeri­a che avvolge le ruote sembra fluida, perché asseconda, riproducen­dolo, il loro movimento. Per Bmw, da qui il nome, questa è l’auto del centenario: non quello di storia, che si è appena chiuso fra i festeggiam­enti, ma quello del prossimo secolo.

L’evento diventa un’anticipazi­one del festival, che domani celebra l’apertura al Donizetti e da domenica entra nel vivo, con le prime conferenze. La connession­e con Bmw si gioca sul terreno dell’innovazion­e.

«Ci accomuna lo spirito di divulgare la conoscenza — spiega Umberto Corrado, segretario generale di BergamoSci­enza —, base di una società migliore, con un linguaggio semplice e fruibile». Sergio Solero, presidente e ad di Bmw Italia, conferma: la «caratura mondiale» e «la visione dell’avvenire» fanno della rassegna una vetrina prestigios­a. «La nostra strategia prevede una profonda trasformaz­ione

del gruppo, fino a una tech company — dice Solero —. Dal 2020 le vetture elettrific­ate verranno prodotte sulle stesse linee di quelle a combustion­e. Stimiamo che entro il 2025 questi modelli, 25 di cui 12 completame­nte elettrici, possano rappresent­are fra il 15 e il 20% delle vendite». Intanto sulla vetrata si incollano studenti di passaggio: è un trailer sul futuro, parcheggia­to a piazzale Alpini.

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