INEDITO «QUA!»RENGHI Festa digitale nella via etnica
Domani piatti dal mondo, letture nei cortili, film sull’amore e sull’integrazione Con tre totem realizzati dalla Carrara e una app, viaggio tra i progetti dell’architetto
Ciò che era, e non c’è più. Ciò che poteva essere, e non sarà mai. Sono le «Congetture architettoniche» di Giacomo Quarenghi, i progetti che l’architetto disegnò senza mai realizzare e che ora vivono virtualmente in tre installazioni artistiche a cura dell’Accademia di belle arti. L’inaugurazione rientra nella festa «Qua!», in programma domani su tutta la via con varie iniziative dalle 14.30 a sera.
I cortili privati aprono le porte e ospitano le letture delle lettere di Giacomo Quarenghi ai famigliari, realizzate da Teatro Prova. Alla libreria Incrocio Quarenghi, alle 18.30, esibizione di danze orientali in collaborazione con Harem Danza. Si balla anche alle 20.30 al n. 33, con una performance dei ragazzi dell’oratorio San Giorgio. Al n. 50 dalle 18.30 alle 20 vengono proiettati dei documentari, a cura di Lab80 e GamecCinema. Nel cortile dello stesso civico, alle 21.30, si può vedere il film «Un bacio appassionato», che parla d’amore e integrazione. Dalle 18.30 alle 21 la residenza Falconi Leidi, al n. 16, invita a visitare la propria collezione di arte contemporanea.
Non manca il cibo. commercianti e ristoranti sono aperti, e, tempo permettendo, dispongono fuori i tavolini per far gustare specialità di vari Paesi. Per ulteriori dettagli, il programma completo è sulla pagina Facebook «Qua! La festa di via Quarenghi». Un momento importante è, appunto, l’inaugurazione delle «Congetture architettoniche», alle 18.15 al n. 8. Tre totem che resteranno nella via anche dopo la festa. Sono stati creati da 40 allievi dell’Accademia di belle arti, sotto la guida del docente Agustin Sanchez e grazie alla consulenza di Piervaleriano Angelini, presidente dell’Osservatorio Quarenghi, che ha fornito i materiali. Unendo l’arte al mondo digitale, i totem permettono di vedere i 12 video dedicati ognuno a un’opera mai realizzata di Quarenghi.
Per farli partire, basta scaricare sul cellulare l’app Aurasma, seguire il canale CarraraBG e, tramite la fotocamera dello smartphone, inquadrare uno per volta i 12 simboli sui totem o disseminati nella via. Ogni simbolo corrisponde a un monumento, dall’arco trionfale di Napoleone che avrebbe dovuto sorgere a Bergamo nel 1805 al teatro imperiale a San Pietroburgo. «Vogliamo raccontare chi era Quarenghi — dice l’assessore alla Cultura Nadia Ghisalberti — e una storia diversa per questa via. Non fingiamo che i problemi non ci siano, ma proponiamo nuove iniziative per riportare qui la gente, attraverso una rigenerazione culturale». Cosa che deve ancora esserci. E che forse ci sarà.