L’hip hop cinese di Zhang Jie modello Al Bano
Domani in concerto al PalaFacchetti di Treviglio
Pur di abbracciarlo, c’è chi, come Xiaoqiao, è volata qui dall’Islanda. Centinaia di ragazzine dagli occhi a mandorla hanno accolto ieri la pop star cinese Zhang Jie nell’incontro al Westin Palace hotel di Milano con i fan e le autorità che ha preceduto il concerto di domani, alle 18, al PalaFacchetti di Treviglio, prima tappa europea del suo «Sound of my heart» tour. Lui, elegantissimo nella giacca con la tigre, simbolo dello zodiaco cinese, griffata Gucci, ha ricambiato l’affetto con sorrisi e una profusione di «ti amo Italia». Il live dell’idolo del mandopop, promosso dall’agenzia Hy communication, è un evento per i connazionali, il suo primo nel Vecchio continente, seguito, giovedì prossimo, solo dalla tappa londinese. Lo scorso gennaio, il cantante aveva trascorso un pomeriggio a Bergamo con la moglie Xie Na, famosa conduttrice tv, che presto lo renderà papà. «Mi ha affascinato Piazza Vecchia, così ricca di storia», ricorda Zhang Jie. Da tutti è paragonato all’americano Justin Bieber. In realtà, lui fa presente la diversità nello stile e la differenza d’età. «Ho 35 anni, anche se spesso quando vado all’estero prima di vendermi alcolici mi chiedono di vedere il passaporto», sorride. Le affinità musicali sono con un altro Justin, Timberlake, suo amico, mentre a influenzarlo è stato Michael Jackson e la sua «Heal the world» è la canzone che più ama tanto da averla eseguita agli American music awards nel 2014. Nel concerto trevigliese Zhang sorprenderà con rime hip hop scritte da lui in mandarino. Non mancheranno i suoi più grandi successi, come «Nizan» o «Combattere i nemici», «San sheng sai shi»
Lo scorso gennaio ho trascorso un giorno a Bergamo con mia moglie. Mi ha affascinato Piazza Vecchia, così ricca di storia Una mia canzone richiama Felicità di Al Bano, una melodia che adoro perché invita a non lasciarsi sopraffare dalle difficoltà
ovvero «Tre vite», per chiudere con «Jie zhe jiu shi ai» ovvero «Questo è amore». «Richiama una canzone che adoro, “Felicità” di Al Bano, perché è solare, invita al non lasciarsi sopraffare dalle difficoltà», precisa. Con il cantante pugliese, ha molto in comune: «Le origini umili, l’attaccamento alla famiglia, la testardaggine
nel seguire a tutti i costi la carriera musicale — dice —. Una volta diventato benestante, Al Bano ha aperto una tenuta per i genitori, io ho comprato una casa grande ai miei. E ora sogno anch’io di aprire una cantina e produrre il mio vino, da voi».