Arriva Povia, insorgono i partigiani
L’Anpi: è un fascista. Il cantante non replica. Gli organizzatori: giudicherà il pubblico
Povia sarà sul palco del teatro Serassi di Villa d’Almè il 28 ottobre, ma il suo concerto per beneficenza ha già sollevato un polverone. Contro di lui, «presenza sgradita», insorge l’Anpi provinciale che gli contesta di «distinguersi da tempo per comportamenti e dichiarazioni razziste e negazioniste». Il cantante non replica. Gli organizzatori dell’evento sì: «Ognuno deve essere libero di esibirsi, sarà il pubblico a giudicare».
Su quella «sgradita presenza» si è scatenata una tempesta polemica. Ormai è quasi un’abitudine per Giuseppe Povia, annunciato il 28 ottobre al teatro Serassi di Villa d’Almè per la serata di beneficenza «Arte Sport Solidarietà». Sulle barricate l’Anpi provinciale di Bergamo, che contesta al cantante — passato, nei testi, a temi incandescenti d’attualità, come l’immigrazione — di «distinguersi da tempo per comportamenti e dichiarazioni razziste e negazioniste – in una parola: fasciste».
Gli organizzatori reagiscono a gamba tesa: la posizione dell’Anpi è vista come un divieto liberticida. «Sono schifato — commenta Claudio Locatelli, presidente dell’associazione Nel mondo della musica e promotore dell’evento —. Ognuno dev’essere libero di esibirsi, sarà il pubblico a giudicare, ma proibire di cantare è un’operazione vergognosa, da nazisti». Locatelli sottolinea la finalità benefica del concerto, che raccoglie fondi per quattro associazioni: Oncologica bergamasca, Parkinsoniani Bergamo, Fibrosi cistica e associazione Genesis. In cartellone, insiste il presidente, ci sono anche Francesco Facchinetti e il pianista Davide Locatelli, oltre al comico Claudio Lauretta. «Non
sono né un “compagno” né un “camerata” — mette in chiaro —, ma da persona libera ritengo che la musica sia un linguaggio universale, non catalogabile con criteri politici o storici». E rinnova l’invito, già rifiutato, all’Anpi per la data. Lo staff di Povia decide di non replicare,
«per rispetto di Yara». Il riferimento, criptico, rimanda a sei anni fa (l’artista aveva suonato qui nel dicembre 2011, quando la serata del Serassi era stata dedicata alla bambina scomparsa) o forse al fatto che si esibiranno sul palco del Serassi anche le Farfalle della polisportiva di Brembate Sopra.
I partigiani confermano la condanna. Non c’entrano le convinzioni private, spiegano, ma Povia è «incompatibile con la storia, in cui non si riconosce, della Resistenza attiva» di Villa d’Almè. «Nei concerti fa dichiarazioni divisive in un momento in cui non serve creare contrapposizione nel tessuto sociale già lacerato dai razzismi — precisa il presidente del comitato provinciale di Anpi, Mauro Magistrati —. È dichiaratamente vicino a Lealtà e Azione, cioè a un’associazione antisemita, lo dicono i tribunali, e con un’ideologia che si richiama al nazismo. Non condanno la libertà d’espressione, ma la propaganda di certe idee è incompatibile con i valori alla base dell’Italia repubblicana: se la musica contiene un messaggio xenofobo e razzista, condannato dalla legge, non possiamo tacere». A Locatelli, Magistrati invece non risponde: «Critiche irricevibili».
A Trezzano sul Naviglio c’è stato un precedente simile. Quest’estate, l’Anpi locale ha ottenuto la cancellazione del concerto (in calendario per settembre) di Povia, che ha protestato attaccando i partigiani: «Anche loro furono assassini, non solo i fascisti — la sua risposta —. Oggi avete assassinato la mia anima, che non si può riparare». Per Magistrati, il punto è un altro: «Non censuriamo o mettiamo bavagli a nessuno: chiediamo il rispetto della storia».
Il cantante Povia non replica «per rispetto a Yara». Sarà sul palco del Serassi il 28 ottobre Non si tratta di censurare nessuno, ma di rispetto della storia. Povia è vicino a un gruppo politico antisemita
Mauro Magistrati
presidente Anpi Bergamo