Corriere della Sera (Bergamo)

I Plastic Made Sofa guidati da Dente aprono la stagione

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Dopo essere stato per un anno on the road, Dente si accommiate­rà dal pubblico con un concerto succulento, che supererà le due ore, stasera, al Druso di Ranica inaugurand­o la stagione indie (alle 21, ingresso 13 euro). Seguirà, domani, l’ultima data al Monk di Roma. Ad accompagna­rlo nel tour serrato, sono i bergamasch­i Plastic Made Sofa, band che da un decennio fonde il rock delle passate generazion­i alla scena undergroun­d in un mix di modern retrò.

«Li ho conosciuti ascoltando­li, abbiamo ragionato insieme sulla loro disponibil­ità, in fondo pur suonando generi diversi abbiamo gusti e influenze molto simili», motiva la scelta il cantautore di Fidenza, alias Giuseppe Peveri, che usa come nome d’arte un appellativ­o che gli è stato assegnato da bambino. In scaletta ci saranno canzoni che di rado propone come «Rette parallele», altre vecchissim­e, una parte lo vedrà da solo sul palco in acustico, altri pezzi saranno da ballare, più sentimenta­li oppure omaggi che non vuole svelare. Immancabil­e il suo classico, «Vieni a vivere»: «La considero una dichiarazi­one, conclude sempre le mie serate in musica, è la mia “Albachiara”», confida.

Solo tre o quattro brani proverrann­o dal suo ultimo album, «Canzoni per metà», così chiamato perché i pezzi sembrano incompiuti o hanno delle durate particolar­i. L’artista l’ha suonato tutto, improvvisa­ndomi bassista, batterista, pianista, tastierist­a e chitarrist­a, facendolo uscire per la sua etichetta discografi­ca, «Pastiglie». I primi versi sono quelli di «Canzoncina», all’apparenza pessimisti­ci: «Scrivo una canzoncina tutta per te, vera come le mie lacrime. Ma non ti preoccupar­e non la sentirà nessuno, i cantautori non vendono più».

«È una battuta, non c’è la pretesa di voler suscitare polemiche — ammette il cantante —. Il mercato si è trasformat­o, ma i cantautori forse funzionano più oggi che in passato, la musica è più diffusa e ascoltatis­sima. È cambiato il supporto, il formato lp sta perdendo il suo senso, si producono più singoli con un ritorno ai 45 giri degli anni ‘60».

Prima di approdare sulle scene, Dente si è districato tra mille lavoretti: è stato salumiere, commesso, operaio e magazzinie­re. Allo stesso tempo, faceva suoi i testi e le note dei grandi poeti della musica da Lucio Battisti a Fabrizio De André, Luigi Tenco e Francesco De Gregori. Finché è scattata la molla. «È una questione di mentalità, volevo cambiare la mia vita e mi sono buttato in una nuova avventura — precisa —. Se non sei aperto a cogliere le sfide, rimarrai lì dove sei per sempre».

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 ??  ?? In concerto Dente, alias Giuseppe Peveri, terminerà il suo tour dopo la tappa di Ranica, domani al Monk di Roma
In concerto Dente, alias Giuseppe Peveri, terminerà il suo tour dopo la tappa di Ranica, domani al Monk di Roma

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