Circolino, accordo per stare 50 anni a Sant’Agata
Sant’Agata, al Circolino spazi per 50 anni
C’è l’accordo sulla concessione alla Cooperativa Città Alta di una parte dell’ex carcere di Sant’Agata. Sulla durata della concessione: 50 anni. E sul canone complessivo per tutta la durata della concessione: 6,8 milioni di euro.
C’è l’accordo sulla concessione alla Cooperativa Città Alta di una parte dell’ex carcere di Sant’Agata. Sulla durata della concessione: 50 anni. E sul canone complessivo per tutta la durata della concessione: 6,8 milioni di euro. La Cooperativa verserà al Comune di Bergamo rate di circa 60 mila euro all’anno per i primi tre anni, fino al termine dei lavori, previsto per la fine del 2020. Dopo il termine del cantiere e fino al 2027, il canone sarà pari a 100 mila euro. E dal 2028 al termine della concessione, salirà a 150 mila euro. Il primo via libera è arrivato dalla giunta. Il 16 ottobre è atteso quello del consiglio comunale. L’accordo prevede l’impegno da parte della Cooperativa che gestisce il Circolino a sostenere a proprie spese gli interventi per il recupero dell’ex chiesa di Sant’Agata: un progetto da 3,5 milioni (le spese saranno in parte coperte con un finanziamento) che prevede l’allargamento del Circolino. Così l’investimento complessivo, tra lavori e canone, è nel complesso vicino ai 10 milioni.
«La Cooperativa ha un ruolo centrale nella vita di Città Alta, con questa convenzione vogliamo riconoscerlo — dice il sindaco Giorgio Gori —. L’investimento che fanno non è a scomputo dell’affitto, anche se abbiamo cercato di trovare una misura che gli consentisse la sostenibilità dell’investimento». L’accordo non prevede soltanto l’allargamento del Circolino, ma anche la realizzazione di una sala civica all’ultimo piano dell’edificio. «Si tratta di circa 300 metri quadrati — dice l’assessore alla Riqualificazione urbana, Francesco Valesini — per una sala civica di cui Città Alta ha bisogno. Già nella convenzione la Cooperativa si prende l’impegno a mettere a disposizione questo spazio al quartiere. L’utilizzo sarà condiviso con l’amministrazione comunale anche attraverso un percorso di confronto con le associazioni presenti in Città Alta per renderlo il più possibile uno spazio aperto alle varie realtà».
Prima dell’avvio dei lavori (assegnati con una procedura a evidenza pubblica) — previsto per il 2018 — ci sono ancora alcuni passaggi tecnici. A partire dall’approvazione della convenzione da parte del Consiglio comunale. Si dovrà anche lavorare ancora sul progetto. Quello definitivo è già stato depositato in Comune e si attende il parere della Soprintendenza. Poi si passerà al progetto esecutivo. «Siamo pronti a recepire le indicazioni della Soprintendenza se dovessero arrivare — dice Aldo Ghilardi, presidente della Cooperativa —. Stiamo lavorando da anni a questo progetto, che è un atto di coraggio, ma aspettiamo l’approvazione del Consiglio comunale per festeggiare. L’assessore Valesini ha avuto un ruolo importante per arrivare all’accordo. Ora speriamo che trovi la più ampia condivisione possibile».