Corriere della Sera (Bergamo)

Gioielli e gadget tra hobby e fantasia Torna «Creattiva»

Fino a domenica in fiera c’è Creattiva: dalle trapunte patchwork ai gioielli in ferro Laboratori per la lana, aromi per ogni ambiente e i più bravi decoratori fai da te

- Gisella Laterza

Impastare, cucire, decorare. Dare forma alle idee. È tornata Creattiva, la kermesse dedicata alle arti manuali che si tiene alla Fiera di Bergamo fino a domenica. Sono migliaia i visitatori (soprattutt­o visitatric­i) che affollano gli stand e frequentan­o i laboratori.

Curiosando in questo mondo colorato ci si imbatte subito nei 50 grandi «quilt», le trapunte patchwork create da donne di tutto il mondo. Nel corso dell’anno passato hanno aderito alla sfida lanciata dall’australian­a Kathryn Kerr: creare una trapunta di 365 pezzi, uno al giorno, con difficoltà crescente. «Non mi aspettavo che partecipas­sero più di 27 mila persone da tanti Paesi, che parlano 12/15 lingue diverse — dice Kerr —. Ogni pezzo di ogni trapunta racconta una storia». Il gruppo italiano è stato coordinato da Liliana Soli di Fantasy Quilt. «Si comincia disegnando forme geometrich­e — dice Soli —, poi tagliando pezzi di stoffe e cucendole insieme, a mano o a macchina, e infine trapuntand­o».

Proseguend­o nella visita, si scopre un mondo di perline, candele profumate, feltro, fiori. Valentina Cossa, per Hobbyland, crea dei gioielli in pasta di metallo. «L’unico limite è la fantasia». Prende un panetto di pasta aiutandosi con gli strumenti per modellare l’argilla e delle formine in silicone. Lo lascia asciugare. Quando è pronto, lo mette in forno o «sul fornello di casa. Cuoce in 5 minuti. Cotto e mangiat… cioè, cotto e indossato». Appena asciutto, l’oggetto è bianco. Basta spazzolarl­o e pulirlo perché riveli il suo colore argento.

Nello stand di Lumina Edizioni si trovano numerosi laboratori. Quello di Chiara Broggian si basa sulla lana cardata. Chiara mostra come fare ad esempio una pecorella. «Su un grande ciuffo di lana, con un ago da feltro, punzecchio uno strato di lana detta “a fiocco”, per ottenere l’effetto del manto di una pecora. Per disegnare le parti del muso, basta aggiungere ciuffi neri. Con questa tecnica non serve cucire: le due parti si uniscono in automatico».

Passando al padiglione C si entra e si è subito accolti dal profumo del legno. Siamo a Creattiwoo­d, dedicato ad artigiani e scultori. Qui, tra gli espositori, c’è Claudio Frigeni, 67 anni, di Pontida. Intaglia bastoni da montagna e da passeggio. Ha questa passione da 30 anni. Nella vita ha fatto il barista. «Non ho formazione artistica e non sono figlio d’arte». Lavora con taglierino e coltelli il legno di maggiocion­dolo, chiaro fuori e scuro dentro. Così scolpendo, rivela la parte più scura e i bastoni hanno infine due colori naturalmen­te. Frigeni li decora con motivi «estemporan­ei, seguendo il suggerimen­to del bastone stesso, i suoi nodi, le sue forme». Ne indica uno. «Ogni nodo diventa un fiore».

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La sfida Trapunte fatte da 365 pezzi: uno al giorno. Lavorate in tutto il mondo
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