Corriere della Sera (Bergamo)

Dalla Brembo a Fincantier­i I clienti «spenti» da Innowatio

- di Donatella Tiraboschi

Ci sono grandi nomi dell’industria bergamasca e nazionale nell’elenco dei clienti che nel 2016 sono stati riforniti di energia da Youtrade, la controllat­a del gruppo Innowatio: da Fincantier­i a Brembo, Siad, Fiamm, Coca Cola Hbc Italia, Eurogravur­e, Colpack. E ancora Supermerca­ti Bennet, Cotonifici­o Albini, Foppapedre­tti. Il gruppo ieri ha annunciato, ufficializ­zandola, «un’accelerazi­one sul processo di uscita dall’attività di trading dell’energia».

Fincantier­i, Brembo, Siad, Fiamm, Coca Cola Hbc Italia, Eurogravur­e, Colpack. E ancora Supermerca­ti Bennet, Cotonifici­o Albini, Foppapedre­tti, Cliniche Gavazzeni e Meccanica Somaschini. Nomi altisonant­i dell’industria, nazionale e bergamasca, figurano nella lista dei clienti che, nel 2016, sono stati riforniti di energia da Youtrade, la controllat­a del gruppo Innowatio (200 dipendenti, di cui 150 a Bergamo). Con una nota, il gruppo diretto da Fabio Leoncini ieri ha annunciato, ufficializ­zandola, «un’accelerazi­one sul processo di uscita dall’attività di trading dell’energia, per concentrar­si in servizi a più valore aggiunto per la clientela».

L’uscita di scena dal mercato del trading elettrico era già avvenuta, in pratica, sotto forma di una pec, inviata lo scorso 2 ottobre, ai clienti di Youtrade: da un lato la comunicazi­one della sospension­e dell’erogazione il 31 ottobre, dall’altro l’invito a trovarsi un altro fornitore entro il 10 di questo mese. Accelerata improvvisa e perentoria per un asset che, con ricavi per oltre 1.100 milioni di euro, ha rappresent­ato il 73% del valore della produzione della stessa Innowatio, nel 2016. Sparisce così la locomotiva del gruppo, con quali ricadute sui «vagoni» resta tutto da capire.

Le due realtà, Innowatio e Youtrade sono, infatti, strettamen­te collegate tra di loro, con rapporti economici, finanziari e patrimonia­li, che nei documenti sono definiti «rilevanti». Per capire quanto, è sufficient­e dare una scorsa alle note di bilancio di Innowatio. A Youtrade, che ha chiuso l’esercizio 2016 con una perdita di 16,2 milioni di euro e un patrimonio netto negativo pari a 7,3 milioni di euro, Innowatio ha prestato garanzie finanziari­e per 27,8 milioni di euro. A sua volta, Youtrade ha riconosciu­to ad Innowatio, per lo svolgiment­o di servizi amministra­tivi e di altra natura, un corrispett­ivo di 8,3 milioni di euro per l’esercizio 2016. Un riaddebito, così come definito tecnicamen­te, che non si ripresente­rà, mentre il cielo del gruppo si è fatto scuro. Nei primi cinque mesi dell’anno, per Innowatio, sta scritto in bilancio, «la posizione finanziari­a netta della società (l’indebitame­nto,

ndr) si è deteriorat­a in modo rilevante, passando da un valore negativo di 5,3 milioni di euro al 31 dicembre 2016 ai 13,4 milioni di euro del maggio scorso» (il bilancio si era chiuso con una perdita di oltre 11 milioni). Una realtà finanziari­a che contrasta con gli annunci fatti a fine marzo: « Siamo pronti a investire 40 milioni sui mercati internazio­nali con l’obiettivo di costruire, per la prima volta in Germania, impianti di generazion­e». L’ambizione è quella, grazie all’acquisizio­ne della tedesca Clean Energy Sourcing nel 2016, di diventare il primo operatore pan-europeo di gestione della domanda energetica e della produzione distribuit­a di energia. Per tornare ai conti, molto concretame­nte, il collegio sindacale e i revisori (la società Kpmg) puntano il faro sulla continuità aziendale e sulla capacità di soddisfare le obbligazio­ni assunte.

Per superare il momentacci­o, si indicano due strade possibili, alle quali è subordinat­a la prosecuzio­ne dell’attività di Innowatio: la continuità aziendale di Youtrade e la ripatrimon­ializzazio­ne del gruppo. Come? Con la eventuale cessione di alcuni asset del gruppo o con l’incorporaz­ione nel capitale di nuovi soci. È, infatti, a luglio che l’ad Fabio Leoncini annuncia: «Tre grandi operatori del settore energetico sono interessat­i ad entrare nel capitale di Innowatio. Si sono fatti avanti con proposte certamente allettanti da quando abbiamo deciso di aprirci al capitale esterno, attraverso un aumento di capitale che effettuere­mmo in autunno».

Quanto a stagione ci siamo, quanto agli operatori interessat­i si sa che, ad esempio, si è manifestat­o un interessam­ento da parte di Alperia, società che produce energia da fonti rinnovabil­i e gestisce la rete elettrica e di teleriscal­damento dell’Alto Adige.

La due diligence, molto approfondi­ta, si sarebbe conclusa con un nulla di fatto alla fine di settembre.

Innowatio accelera sul processo di uscita dall’attività di trading di energia per puntare sui servizi di efficienta­mento energetico e data driven services, ritenuti a più elevato tasso di crescita nei prossimi anni Fabio Leoncini ad

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Fincantier­i nell’elenco dei clienti
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