L’esplorazione dei Roots Magic al Druso

Ritorna il jazz al Druso di Ranica. Ed è un ritorno che sembra fatto apposta per mettere d’accordo gli amanti delle fondamenta più rurali di questa musica e quanti invece apprezzano maggiormente ricerche ed esplorazioni libere da schemi o stil(em)i codificati.

La magia delle radici del progetto Roots Magic, che stasera occuperà la ribalta del locale di via Locatelli, è nata cinque anni fa a Roma, dove Errico De Fabritiis (sax contralto e baritono), Alberto Popolla (clarinetto e clarinetto basso), Gianfranco Tedeschi (contrabbasso) e Fabrizio Spera (batteria e percussioni) hanno incrociato per la prima volta le proprie — già articolate — traiettorie artistiche. «Abbiamo sentito subito il bisogno di stabilire una relazione tra le forme più arcaiche e profonde del blues e quelle più aperte e creative del free jazz, senza tralasciare lo spirito solo apparentemente più leggero del funk e del rhythm ‘n’ blues», spiega Fabrizio Spera. La prima uscita discografica, dal programmatico titolo «Hoodoo Blues», è del 2015 e segna subito una tappa significativa: l’incisione è votata tra i dieci migliori dischi italiani nel Top Jazz 2015, e Roots Magic è il primo gruppo tutto italiano a incidere per la Clean Feed, importante etichetta portoghese che dall’inizio di questo secondo millennio seleziona a Lisbona le migliori espressioni dell’avanguardia e dell’improvvisazione in musica.

Quasi un manifesto è la track list di quest’opera prima, ispirata dalla poetica di Julius Hemphill, Philip Cohran, Sun Ra e John Carter, esponenti di rivoluzionari movimenti artistici quali l’Aacm di Chicago e il Black Artists’ Group di St. Louis; ma anche dalle scritture poetiche, teatrali e sociali di Amiri Baraka, così come dal downhome blues dei leggendari Blind Willie Johnson e Charley Patton. Il suono è scuro, graffiante, spinto in avanti da un’abrasiva attitudine rock e da una pulsazione ritmica incisiva ma elastica, come confermato dal secondo lavoro in studio, «Last Kind Words», uscito da pochi giorni sempre per Clean Feed. Ore 21.30. Ingresso €7.

Riconoscimento L’album «Hoodoo Blues» del gruppo romano nella Top Jazz 2015