Corriere della Sera (Bergamo)

Niente chef dal mondo, risparmiat­i 110 mila euro

- F.P.

Chicco Cerea è a Shanghai, suo fratello Roberto è a New York. Ma sabato i due eredi del marchio Da Vittorio saranno ad Astino, e domenica saranno dietro i fornelli a preparare il pranzo per le delegazion­i del G7. Il monastero sarà sottoposto a bonifica delle forze dell’ordine domenica mattina, e resterà chiuso anche nel pomeriggio, perché i ministri visiterann­o anche il vicino Giardino delle biodiversi­tà. Ma venerdì, sabato e domenica dopo le 18 sarà comunque protagonis­ta di Astino nel gusto, l’evento che porterà a Bergamo 100 fra i migliori artigiani produttori e vignaioli del territorio, e chef come Antonino Cannavacci­uolo, Carlo Cracco, Antonia Klugmann e Heinz Beck. Non ci saranno invece i previsti chef dai sette Paesi partecipan­ti al vertice, perché dal ministero delle Politiche agricole si è deciso di effettuare un robusto taglio dei costi. Eliminate le dimostrazi­oni di sushi e sauerkraut, la somma complessiv­a per l’organizzaz­ione del G7 di Bergamo sarà di 292 mila euro, molti meno dei 402 mila stanziati in un primo momento. Denaro che non uscirà comunque dalle casse del Comune, il quale gestisce fondi che arrivano dal ministero tramite una convenzion­e. Ne era già stata approvata una di massima nelle scorse settimane; la nuova versione con la cifra aggiornata verrà approvata dalla Giunta di stamattina. «Il taglio — commenta l’assessore Nadia Ghisalbert­i che ha seguito la convenzion­e, mentre la parte organizzat­iva è stata demandata a Turismo Bergamo — è in linea con la politica dell’Expo e delle decisioni che saranno discusse dai ministri».

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Refettorio Nell’antica mensa dei frati sarà allestito il banchetto delle delegazion­i curato dai fratelli Cerea

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