Corriere della Sera (Bergamo)

Oggi 110 anni di Atalanta Papu in forse contro l’Apollon

Sono 32 le occasioni sprecate dai nerazzurri in tutto il campionato Allarme Gomez: con Toloi è in forse per la sfida contro l’Apollon

- Ferrario e Magri

Buon compleanno, Atalanta. La società nerazzurra compie oggi 110 anni, e ognuno la celebra come sente (foto: la Curva Nord con una elaborazio­ne di Mastrovito della formazione che vinse la Coppa Italia 1963). C’è chi ricorda alla fermata del 14 un ragazzino di nome Scirea, chi Pizzaballa che autografò l’introvabil­e figurina, chi il papà dirigente partito per la Svezia per comperare Jeppson. Intanto la squadra si prepara ad accogliere l’Apollon: il Papu è in forse.

Il piattone di Freuler, il collo pieno sull’esterno della rete di Cristante, il tiro a giro di Ilicic, il destro smorzato di Petagna, il colpo di testa di Cornelius, due conclusion­i di Gomez. Sette occasioni nitide e zero reti. Solo contro la Sampdoria. Riavvolgia­mo il nastro. Contro la Juventus il gol divorato è stato uno solo, la deviazione sporca di Kurtic. Con la Fiorentina otto, tra cui il rigore ciccato dal Papu. Con il Crotone, una con Gomez (ma la squadra è stata in condizioni di segnare cinque volte). A Verona con il Chievo, cinque. Nella vittoria sul Sassuolo, due. Otto, invece, nei match d’esordio con Napoli e Roma. In totale, a oggi, sono 32 le palle gol gettate al vento. Troppe.

Il problema principale dell’Atalanta in questo avvio di stagione è la mira. Perché, per il resto, la squadra continua a funzionare. E bene. La Samp nel primo tempo di domenica pomeriggio ha capito poco o nulla. I nerazzurri arrivavano primi sulla palla, attaccavan­o da destra e da sinistra. La sensazione era che le squadre sarebbero andate all’intervallo sul risultato di tanto a poco per l’Atalanta. Sensazione che ha cozzato con la realtà. Realtà che, nella ripresa, ha giocato brutti scherzi agli uomini di Gasperini: black out di 12 minuti, tre gol sul groppone, sconfitta e fine della serie positiva di sette incontri. Un’interruzio­ne di corrente che, per certi versi, ha ricordato quella contro l’Inter della scorsa stagione quando finì 7-1 per i milanesi.

Che fare? Allenarsi, non c’è altro. A livello tecnico e mentale. Perché la freddezza davanti alla porta è una caratteris­tica che vale quanto la capacità di piazzare il pallone nell’angolino più lontano. Fortunatam­ente già giovedì l’Atalanta può voltare pagina visto che sarà impegnata nella terza giornata del girone E di Europa League, a Reggio Emilia con l’Apollon. Una vittoria metterebbe un’ipoteca sulla qualificaz­ione. Un risultato positivo tra due settimane, a Cipro, sarebbe quasi il timbro definitivo sul passaggio del turno. Probabilme­nte la gara al Mapei Stadium non avrà tra i protagonis­ti Toloi, che anche ieri si è allenato a parte. E a rischio c’è anche il Papu, toccato duro a Genova a un piede. Gli esami clinici hanno però escluso lesioni. E non sia mai che la sconfitta con la Samp, esattament­e come quella con l’Inter di sette mesi fa, diventi propellent­e per un’ulteriore spinta verso l’alto: dopo il cappotto a San Siro, infatti, l’Atalanta non perse nessuna delle ultime 10 gare di campionato.

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 ??  ?? A Genova Gian Piero Gasperini e, sopra, un contrasto tra Petagna e Silvestre
A Genova Gian Piero Gasperini e, sopra, un contrasto tra Petagna e Silvestre
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